Avellino – Sono l’Agente Fifa Martino Scibilia e il presidente Walter Taccone ad accompagnare la presentazione ai lupi di Marcello Trotta.

“Nessuno ci credeva, la soddisfazione più grande è averlo portato qui -  ha esordito Taccone – ho fatto buon viso a cattivo gioco, ho fatto un pò di marketing e abbiamo trovato un pò di soldini… La verità è che un grande imprenditore avellinese (anonimo, almeno per ora) ha voluto dare una mano all’Avellino e non a Taccone”. 

“Il giocatore è qui a titolo definitivo, non lo abbiamo avuto in prestito, né con forme particolarmente complicate – ha aggiunto Taccone - migliorare non significa arrivare noni, ma tentare di fare i play off. Oggi, però, non voglio inquinare l’argomento dell’acquisto di Trotta con altri nomi. Vediamo il mercato come va”.

Quindi l’attaccante Trotta ha dichiarato: “Sono molto felice di arrivare qui, dove c’è una bella piazza e un bel progetto. Speriamo di arrivare in alto! Il mio ritorno in Italia spero possa aiutare. Per un giovane è importante fare bene in una squadra che vuole fare bene. La cosa fondamentale è il gruppo, sono venuto ad aiutare gli altri. Sarà una spinta in più la presenza dei tantissimi tifosi dell’Avellino, squadra apprezzata non solo in Campania”.

Poi Trotta, prima di prendere la sua maglia con il numero 29, ha detto: “Ieri ho visto il mister, con cui ho potuto parlare poco. In questi giorni cercherò di integrarmi al meglio possibile. Sono un attaccante centrale che ama attaccare gli spazi e giocare corto, ma soprattutto mi piace fare gol! Vieri e Toni sono i miei modelli del passato. L’esperienza inglese, che è un gioco molto più fisico, mi ha completato come giocatore”.

“Sono molto legato alla mia famiglia, che posso raggiungere facilmente da Avellino” ha dichiarato, infine. Motivo che fa ben sperare che resti a lungo in Campania. 

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