Morte Di Nunno – Cordoglio dal mondo politico

Le esequie muoveranno domani 4 gennaio dalle ore 14,30 in corso Europa dove Di Nunno viveva per proseguire poi fino alla Cattedrale di Avellino in piazza Duomo dove alle 15 verrà celebrata la messa

di nunnoIl Sindaco Paolo Foti sulla morte di Antonio Di Nunno: Con Antonio Di Nunno se ne va un pezzo della nostra storia cittadina. La sua passione, il suo forte senso civico e soprattutto il suo attaccamento alla nostra comunità restano un fulgido esempio per noi amministratori e per l’intera cittadinanza. Oggi è un giorno triste per Avellino che perde un chiaro riferimento, un Sindaco che è riuscito a imprimere una svolta nel modo di amministrare e di rapportarsi con l’intera cittadinanza. Esprimo pertanto il mio personale dolore, quello dell’amministrazione che rappresento e di tutta la comunità per la perdita di un uomo che ha dato tanto alla nostra città da amministratore, da politico ma soprattutto da vero avellinese.

In segno di lutto per la morte di Antonio Di Nunno è stato proclamato per la giornata di domani, domenica 4 gennaio 2015, lutto cittadino.

“Un uomo libero, nelle sue scelte politiche e amministrative per le quali ha fatto prevalere sempre il senso di amore e attaccamento alla sua comunità e alla sua città, fino a sacrificare sia la professione che la salute”. Così l’on. Pietro Foglia, Presidente del Consiglio Regionale della Campania ha commentato la scomparsa di Antonio Di Nunno, sindaco di Avellino dal 1995 al 2004, giornalista e personalità di spicco del centrosinistra irpino e campano, del quale si ricorda “il coraggio di opporsi a chi immaginava di potergli imporre scelte non condivise creandogli ostacoli e opposizioni  che finirono per fargli abbandonare la politica e tornare alla sua professione di giornalista in Rai”.

“Il ricordo che ho e avrò sempre di lui - aggiunge il Presidente Foglia - pur nella diversità di talune vedute causa anche di diverbi,  è di un amministratore retto che ha gestito la cosa pubblica nella ferma convinzione che prima di tutto venissero non i partiti ma il bene della sua città che egli amava profondamente”.

L’on. Pietro Foglia, a nome suo personale e anche dell’intero consesso regionale, esprime sentimenti di cordoglio e vicinanza ai familiari e agli amici più cari di Antonio Di Nunno.

“Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Di Nunno, giornalista e intellettuale di grande spessore culturale e di sicuro rigore morale.

Resterà nella memoria dell’intera provincia il suo esempio di sindaco integerrimo e lungimirante della città capoluogo e di politico animato esclusivamente dalla passione e dallo spirito di servizio per la comunità”.

È la dichiarazione del deputato Angelo Antonio D’Agostino.

 

«Credo sia diffuso il sentimento di tristezza che investe nell’apprendere della scomparsa del sindaco e giornalista Antonio Di Nunno. In questi momenti prevale il ricordo della passione e della generosità con le quali ha affrontato il suo impegno professionale e politico». Lo dichiara il deputato Giuseppe De Mita.

«A distanza di alcuni anni ed alla luce di quanto accaduto – conclude De Mita –  sarà bene ripensare collettivamente agli anni del suo sindacato, specialmente alla parte iniziale, come segno comunque di una voglia di dare orgoglio alla sua città». 

“Sono addolorata per la scomparsa di Antonio Di Nunno, amico di vecchia data che lascia un vuoto incolmabile per la comunità intera. E’ stato un buon sindaco e un bravo giornalista, ma io lo ricordo soprattutto perché è stato un grande uomo, prima che un politico, che ci metteva sempre la faccia. Ricordo le nostre battaglie per la Lega delle Autonomie e per la provincia; da quel periodo nacque un legame intenso e di stima reciproca che ci ha accompagnato sino ad oggi. Il mio pensiero va dunque alla famiglia, alla quale esprimo tutto il mio cordoglio”.

Così la Consigliera regionale PD Rosetta D’Amelio, dopo aver appreso della scomparsa dell’ex sindaco di Avellino, Antonio Di Nunno.

Così il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano alla notizia della scomparsa dell’ex sindaco di Avellino e giornalista Rai Antonio Di Nunno. «La dolorosa notizia della morte di Antonio Di Nunno avvolge di profonda tristezza la città di Avellino e l’Irpinia tutta. Ebbi occasione di conoscerlo grazie all’amico Carlo Silvestri quando Di Nunno condusse la sua prima campagna elettorale per la carica di sindaco. L’eloquio, la passione, la convinzione e la determinazione delle sue idee, la lungimiranza, la testarda visione di una città diversa, di una nuova città possibile, mi hanno sempre affascinato. Di Nunno è stato il sindaco che, più di tutti, ha interpretato meglio il ruolo di primo cittadino. Primo non certo per la carica ricoperta, ma perché capace di vedere per primo dove dovesse andare la nostra Avellino, quali dovessero essere gli strumenti da usare, come disegnare e costruire una strategia di lungo respiro per far vivere, e non solo sopravvivere, la nostra città. Fu lui a volere il grande piano di recupero delle strutture storiche cittadine, fu lui a lanciare l’intuizione della Città giardino, fu lui a rivoluzionare nomi e uomini che in quegli anni abitarono Palazzo di Città con una passione che da tempo è andata tragicamente smarrita. È come dimenticare che fu Antonio Di Nunno ad inaugurare con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il nostro Teatro, nonché a sceglierne il nome, dedicandolo al principe dei musici Carlo Gesualdo e ad indicarne la governance con un modello gestionale che ancora oggi funziona e può essere da esempio nel mare di chiacchiere in cui affoga il dibattito sui luoghi della cultura ad Avellino. Ci eravamo incontrati per una lunga conversazione dopo l’estate, mi aveva promesso un aiuto, un consiglio, un indirizzo, una critica per meglio orientare la mia esperienza a servizio della città. Tenevo molto al suo giudizio, mi rincuorava il suo coraggio, quella voglia di rivoluzionare attraverso la normalità, il buon senso, la semplice e lungimirante analisi e soluzione dei problemi. È venuto meno alla sua promessa, il fisico malato non gli ha consentito di dire e di dare ancora tanto a noi tutti. Mi mancherà moltissimo, come dovrebbe mancare a tutta una generazione che troppo superficialmente ha mandato in soffitta la stagione politica di quegli anni. Antonio Di Nunno ha dato ad Avellino molto più di quanto Avellino gli abbia restituito. Mi dispiace dirlo, ma forse la più grande lezione che la sua tragica morte ci trasmette e che le rivoluzioni vanno accompagnate e non osteggiate, che le idee sono la parte migliore di ognuno di noi, che il futuro è una sfida pericolosa da maneggiare con competenza e serietà e che la gratitudine è un sentimento a volte oscuro, da riconoscere ai vivi e non solo da tributare ai morti».

Scompare oggi Antonio Di Nunno, amato e stimato Sindaco della città di avellino.
Con lui se ne va un uomo che ha sempre contraddistinto la sua attività con spirito di sacrificio, dotato di una forte visione della città proiettata nel futuro, che ha traghettato il capoluogo fuori dalla lunga fase della ricostruzione.
Antonio di Nunno merita una sola testimonianza:
La riconoscenza della città che ha tanto amato e per la quale ha messo in gioco la sua salute ( la sua stessa vita). Tonino sarà ricordato sempre come il Sindaco onesto della città capoluogo. Alla famiglia l’abbraccio dei democratici irpini.
Così la Segreteria provinciale del Pd Avellino.