S. Angelo all’Esca – Domenica 4 gennaio, al via 30°ediz. del timballo di maccheroni gigante
Ci siamo quasi! Il Pastiero, l'evento dell'anno più atteso, è in arrivo nel piccolo comune irpino
S. Angelo all’Esca - Uno dei più caratteristici borghi d’Irpinia, si prepara ad accogliere la 30ma edizione del Pastiero , una manifestazione che è ormai un simbolo della Tradizione locale: un rustico di 2.000 uova , 30 chili di pasta, 50 chili di formaggio, viene cotto – dalla tarda mattinata sino a sera – nella piazza centrale del paese, in un enorme ruoto di rame, alla brace di un falò gigantesco.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Pro Loco, con il prezioso supporto di volenterosi santangiolesi che – dalle prime luci dell’alba- si dedicano alla realizzazione di una festa collettiva: allestimento del falò, preparazione dell’impasto e cottura della pasta, che verrà ben amalgamata a formaggio e uova e poi versata nel ruoto – nella piazza centrale del paese – dove continuerà a cuocere fino a sera. Alle 20,00 il pastiero è pronto.
In questa edizione, il ruoto per il pastiero si mostrerà in bella vista e con una nuova ‘camicia’ di rame: infatti, grazie al contributo di gran parte dei santangiolesi, è stato possibile procedere a un’opera di stagnatura e lucidatura ad opera della ditta Tommaso e Maddalena ergamo, di Mercato San Severino. La colletta, organizzata da un comitato di giovani della Pro Loco, ha consentito di raggiungere la somma per ripristinare il ruoto, che – a cadenza triennale – deve essere ripulito da impurità del rame e lucidato.
Il pastiero è simbolo di una identità collettiva: il paese si riconosce in questo rito popolare, che rappresenta il desiderio di ritrovamento della comunità santangiolese.
Il richiamo è a un simbolismo ancestrale, quello di una antica e sana civiltà contadina : gli elementi della condivisione sono il fuoco — che, da sempre- simboleggia la vita che scorre, la vitalità, il desiderio inconscio di rigenerarsi bruciando la malasorte - e la spartizione del cibo nella piazza, in un luogo comune a tutti. Il falò rappresenta – nell’immaginario collettivo – la capacità di risorgere dalle ceneri. Incenerire le negatività, nell’aspettativa di una rinascita aperta a orizzonti nuovi: non a caso, l’origine del pastiero rimanda al post terremoto, in un tempo di tristezza e dolore in cui non era facile trovare una motivazione per guardare con fiducia al futuro.
Fu allora infatti – nel 1983 - che alcuni giovani del paese si ‘inventarono’ questa manifestazione, per riportare la popolazione in piazza e creare un momento di aggregazione e serenità.
La festa del pastiero è oggi molto suggestiva, dal fascino senza tempo, proprio perché rievoca le costumanze di una civiltà antica che – intorno al fuoco – condivide il desco e – tra la musica popolare e un bicchiere di corposo aglianico, tenta di guardare avanti con ottimismo.
Il visitatore, a S. Angelo all’Esca, troverà accoglienza, ospitalità e potrà degustare i piatti semplici della cucina locale , riscaldandosi al ritmo della musica popolare.
E’ un evento da non perdere: un invito a visitare, uno dei tanti borghi d’Irpinia degno di attenzione. In Piazza Dante, domenica 4 gennaio, alle 20,00 a S. Angelo all’Esca, nell’auspicio di un 2015 che sorga sotto il segno di una buona stella!
Un plauso al neo eletto Comitato Direttivo della Pro Loco santangiolese, che sta impegnandosi al massimo per mantenere in vita una Tradizione così importante .
Un particolare in bocca al lupo alla giovane e determinata presidente della Pro Loco, Michela Maffeo, che sta dimostrando notevoli capacità di coordinamento e aggregazione : il pastiero è una delle manifestazioni più dispendiose di risorse economiche e umane e non è affatto facile realizzarla
Vi aspettiamo: a S. Angelo all’Esca, il 4 gennaio .
A gustare una buona fetta di pastiere e un piatto di carne e peperoni…accompagnati dal magnifico aglianico locale.
Non mancate!
di Raffaella Luise