Riforma Provincia – I sindacati occupano Palazzo Caracciolo
Occupazioni in ogni regione. I sindacati: "Bisogna salvaguardare il nostro territorio". Il presidente della provincia Gamabacorta: "Preoccupati per il futuro dell'ente"
Avellino – Una sinergia tra Provincia, politica e sindacati per tentare di scongiurare i danni che il Governo ha causato con la legge Del Rio sulla riforma delle province. Questo quanto deciso stamane in seguito all’assemblea dei lavoratori, prima, e dell’occupazione della sede di Palazzo Caracciolo da parte dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
“Non condividiamo per niente le scelte fatte dal Governo che prima ha deciso di tagliare del 50% le risorse per le province e poi si parla di 20mila esuberi di cui 153 solo in provincia di Avellino. Un rischio reale -spiega il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello – al quale non possiamo restare fermi a guardare ma dobbiamo intervenire il prima possibile”.
Esuberi che per il segretario generale della Cisl Irpinia-Sannio, Mario Melchionna, non sono ancora certi ma che si temono in quanto dalle notizie che arrivano dal Governo si percepisce chiaramente che dietro ad un taglio di risorse ci sarà un conseguenziale taglio al personale. “Riteniamo che legge vada rispettata e rivista - spiega – Speriamo che il Governo faccia marcia indietro e garantisca la funzionalità degli enti provinciali. Entro il 31 dicembr ela Regione avrebbe dovuto trasmettere il disegno di riordino delle province ma finora nulla si è mosso e ciò ci lascia perplessi su quale sarà il futuro della provincia di Avellino a partire dal 2 gennaio? C’è bisogno che questa problematica venga affrontata al più presto per evitare i danni che si stanno già facendo. Questa sfida la possiamo vincere ma non dobbiamo lasciare nulla di intentato solo così possiamo salvaguardare il nostro territorio”.
“Al di là di quello che si dice – continua il segretario generale della Uil, Luigi Simeone – non c’è un disegno organico ed oltre alla dicotomia schizofrenica del Governo ci troviamo una legge di stabilità che butta tutto a mare. Con 4,5 miliardi di tagli agli enti locali e degli altri tagli previsti stiamo nel pieno della follia. Noi – prosegue - siamo sempre stati scettici al ridisegno dei presidi territoriali perchè così facendo si sta distruggendo il sistema Paese. Il Governo non è disposto a fare passi indietro ormai il decreto Del Rio è legge e noi siamo altamente preoccupati sia per le sorti dei dipendenti provinciali quanto per le funzioni che la Provincia continuerà a svolgere“.
Pronto al dialogo ed alla sinergia il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta: “Le preoccupazioni sul futuro ci sono -dichiara - perchè un miliardo di tagli alle Province preoccupano in quanto questo significa aggiungere altri tagli a quelli che già si sono verificati negli anni precedenti e che hanno reso reso difficile garantire i servizi che sono soprattutto quelli che interessano le scuole e la viabilità. Le funzioni che la Provincia andrà a svolgere sono ben definite dal decreto: scuola, dimensionamento, edilizia scolastica, mobilità, ambiente, oltre all’assistenza tecnica agli enti locali, ma ci sono alcune competenze delle quali attualmente ci stiamo occupando come agricoltura, forestazione, lavoro-formazione e cultura su cui c’è una forte incertezza e su questo aspetto bisognerebbe fare chiarezza”.
Intanto il presidente Gambacorta fa sapere che questo pomeriggio nella conferenza dei capigruppo presenterà la richiesta, avanzata da parte dei sindacati, per l’inserimento di un punto ad hoc per parlare di questa situazione nell’ordine del giorno del prossimo consiglio provinciale che con certezza si terrà prima della fine dell’anno.