“Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio” al Teatro Bellini

Melodie sonore accompagnate da alchimie cromatiche raccontano le avventure del principe Tamino e del suo servo Papageno

FLAUTONapoli – In scena al Teatro Bellini, dal 9 al 14 dicembre 2014, “Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio”, liberamente ispirato all’opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart. La direzione artistica e musicale è a cura di Mario Tronco è l’elaborazione musicale di Mario Tronco e Leandro Piccioni.

L’idea dello spettacolo nasce nel 2007 da una proposta del maestro Daniele Abbado in occasione della Notte Bianca di Reggio Emilia. Da quell’idea lo spettacolo si sviluppa come una favola musicale raccontata in forma orale dai diversi musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio (OPV). Come tutte le cose tramandate oralmente, la favola e i personaggi subiscono delle trasformazioni e la stessa musica finisce per allontanarsi dalla forma originale.

La vicenda si svolge in un luogo non precisamente identificato, che, però, rimanda ad un Egitto antico e fantasioso. Qui il Principe Tamino viene spinto dalla Regina della Notte a liberare sua figlia Pamina, promettendogliela in sposa, dal malefico Sarastro, che la tiene prigioniera nel suo regno. Tamino, in compagnia del suo servo Papageno, è dotato di  un flauto magico, che, suonandolo, lo avrebbe salvato da ogni possibile pericolo. Una volta giunti nel suo regno, scoprono che Sarastro non è un tiranno e che, in realtà, la cattiva è la stessa Regina della Notte. Anche Sarastro promette Pamina in sposa a Tamino, ma gli chiede di superare tre prove: silenzio, acqua e fuoco.

Lo spettacolo è arricchito dalla proiezione di acquerelli, animazioni e scene, che, ad opera di Lino Fiorito, aiutano a stimolare la fantasia, suggestionando anche visivamente lo spettatore, già rapito sonoramente dalla musica. La caratteristica intrinseca dell’OPV è l’unione multietnica e multiculturale dei suoi componenti. Nasce nel 2002 in seno a un progetto, legato all’Associazione Apollo 11, da un’idea di Mario Tronco e Agostino Ferrente, con l’intento di valorizzare le potenzialità culturali del rione romano Esquilino. Oggi l’OPV si compone di 18 musicisti, che, provenienti da 10 diversi paesi, parlano nove lingue differenti, utilizzando la musica come radice di espressione comune. Il carattere multietnico dell’orchestra conferisce a “Il Flauto Magico” una varietà espressiva di notevole rilevanza. Ogni musicista mette in scena la sua peculiarità fatta di tradizioni proprie e di una sua specifica lingua. Si va dall’Arabo all’Inglese, dallo  Spagnolo al Wolof, dal Tedesco al Portoghese all’Italiano. Dallo spettacolo emerge un’immagine molto contemporanea , caratterizzata da una società multirazziale, in cui i riferimenti geografici sono affievoliti dall’Intercultura, che consente di eseguire le melodie di Mozart in maniera davvero personale. Infatti, lo spettacolo consiste in una pura energia musicale che innesta le melodie di Mozart, a volte pienamente riconoscibili, a volte velatamente percepibili, sui brani originali della stessa Orchestra, colorando lo spettacolo con i toni misti del classico, del reggae, del Folk e del jazz…

 “Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio” si avvalora di significati sociali e politici perché rappresenta la prova concreta e tangibile attraverso l’integrazione di repertori musicali diversi che i migranti costituiscono un’importantissima fonte di ricchezza culturale.

di Davide MARENA

Source: www.irpinia24.it