Supercollider – Masterclass al Cimarosa venerdì 12 Dicembre

Il progetto, coadiuvato dai prof. Gualtieri e Aluzzi e tenuto da Scamarcio, si articolerà in un suono che associa una pluralità di esigenze: Organized Sound!

cimarosaAvellino – “Organized Sound” (da E. Varése) è il suono organizzato secondo una pluralità di esigenze espressive, che coniuga esperienze acustiche ed elettro-acustiche in una prospettiva altrove definita: Arti del Suono; è la libertà di esplorare mezzi, di elaborare “contestualmente” fini e di evitare che mezzi dati scelgano per noi fini ed estetiche precostituite; è evitare di perseguire fini a qualsiasi costo e adattare i propri mezzi ai repertori d’ascolto correnti. Nell’informatica musicale appare di estrema attualità la tematica dell’Open Source, per le rilevanti ricadute esercitate sia sulle estetiche che sulle etiche del comporre suoni e coi suoni.

In questo contesto si inserisce il progetto “Due modelli per un Informatica Open Source: Supercollider, Pure Data (“Reactable”). In esso, assieme a una disamina storica, vi è un’ampia panoramica sulle caratteristiche tecniche, specifiche dei due soft-ware, attraverso esempi di organizzazione sonora in contesti esecutivi che vanno dal Concerto all’Installazione sonora, dall’unità didattica musicale fino alla rappresentazione di alcuni fenomeni acustici. Nella storia del personal computing un posto importante spetta al concetto dell’open source, ovvero la libera distribuzione del software. A differenza di ciò che accade nei software commerciali, negli open source il codice sorgente è disponibile per l’utilizzo e la modifica da parte di chiunque. Modalità di utilizzo che è poi diventata movimento attorno al quale si è creata una vasta comunità di utenti, e che ha portato all’emergere di valide e popolari alternative software alle correnti commerciali, ad esempio nell’ambito dei sistemi operativi con i famosi GNU e Linux. La quantità di programmi aventi codici distribuibili liberamente è vasta e copre numerose categorie di applicativi. Nell’ambito dell’informatica musicale opensource linguaggi di programmazione audio come PureData e SuperCollider sono tra i più conosciuti ed utilizzati per le loro grandi potenzialità in campi quali, ad esempio, la sintesi ed elaborazione in tempo reale e/o differito, l’elettronica dal vivo, la composizione algoritmica e la sound art.

Massimo Scamarcio inizia la sua esperienza artistica dapprima da autodidatta, dedicandosi poi ai primi studi musicali con Gianni Tamburelli e Andrea Palazzo, entrambi diplomati al Guitar Institute of Technology. Nello stesso periodo si dedica contemporaneamente alla programmazione e all’informatica, iniziando ad acquisire una metodologia di lavoro che poi applicherà allo studio della composizione e della musica elettronica, prima in proprio e poi frequentando e completando il corso di Laurea in Musica Elettronica al Conservatorio San Pietro a Majella a Napoli, con il Maestro Agostino di Scipio. Successivamente completa un Master in “Sonic Arts” (Arti Sonore) a Londra (Regno Unito) con il Dr. Nye Parry. La sua attuale ricerca gravita attorno a temi quali il feedback, i sistemi generativi, e dinamiche di natura ecologica ai quali spesso si affiancano elementi quali lo spazio (acustico) e la risonanza. Tali tematiche vengono implementate nei suoi lavori mediante l’uso di software di sintesi ed elaborazione quali Pure Data, Max/MSP e Supercollider. I suoi attuali progetti si focalizzano sulla realizzazione di installazioni sonore e sulla elettronica dal vivo, utilizzando sistemi spesso basati su dinamiche di feedback ed ecologia acustica. Si dedica spesso anche all’insegnamento tenendo corsi e workshop. Un particolare interesse, specialmente negli ultimi tempi, è rivolto al suono quale elemento di investigazione conoscenza, di energia vibrazione, con una certa attenzione rivolta sia al suo aspetto fenomenico che a quello simbolico. Attualmente vive e lavora a Napoli.

Source: www.irpinia24.it