Roma – “I misteri del Goleto” vince il premio nazionale “Le Cronache del Mistero”

Il riconoscimento gli è stato concesso per la brillante opera di ricerca eseguita attraverso lo studio delle simbologie medievali presenti all’interno dell’abbazia santangiolese e delle sue analogie con luoghi e personaggi che hanno fatto storia

premio di donatoRoma – Dopo il prestigioso “Premio Caracciolo 2014” ricevuto domenica 23 novembre dalle mani del Principe Don Agostino Caracciolo e dal Presidente dell’Accademia dei Dogliosi di Avellino, Fiorentino Vecchiarelli, un altro grande riconoscimento va aggiungersi alla bacheca dei premi ottenuti dal ricercatore irpino Marco Di Donato grazie al suo libro “I misteri del Goleto”.

Sabato scorso ad Arcinazzo Romano (Rm) alla presenza dei più grandi ricercatori nazionali quali Giancarlo Pavat, Adriano Forgione, Isabella dalla Vecchia, Marisa Uberti e Giancarlo Marovelli, solo per citarne alcuni, il nostro ricercatore irpino, Marco Di Donato, ha ricevuto il Premio Nazionale “Cronache del Mistero” alla sezione “Storia e Misteri dell’Arte”.

Il riconoscimento gli è stato concesso per la brillante opera di ricerca eseguita attraverso lo studio delle simbologie medievali presenti all’interno dell’abbazia santangiolese e delle sue analogie con luoghi e personaggi che hanno fatto storia. Una dettagliata descrizione di tracce e simboli ed un certosino studio su di una enigmatica frase presente alla base della Torre Febronia che proietterebbe il Goleto tra i luoghi a maggior misticismo presenti in Italia.

Nel suo libro, Marco Di Donato parla anche di una possibile presenza Templare in Irpinia e al Goleto e dà un’interpretazione diversa del corrimano a forma di serpente che conduce alla Cappella di San Luca al Goleto il quale, a detta del ricercatore irpino, non termina con un pomo in bocca come normalmente vien detto ma bensì con un uovo, simbolo di rinascita a nuova vita.
Davvero una grandissima soddisfazione per il nostro ricercatore che da solo sta riuscendo a portare il nome del Goleto e dell’Irpina intera ad un sempre più vasto pubblico e ad una platea di conoscenza nazionale.

Source: www.irpinia24.it