No Triv – Il comitato: “Si attuino le richieste di intervento promesse dalla politica”

Il commento: "In questa fase interlocutoria sulle sorti della questione Petrolio in Irpinia si ritiene necessario non lasciare nulla di intentato per ottenere quelle garanzie per il territorio utili non solo per preservarne l’ambiente ma anche per prefigurarne una prospettiva reale di sviluppo economico"

no petrolio trivellazioneGesualdo“Nessun emissario della Cogeid-Italmin si è fatto vivo a Gesualdo per la presentazione del progetto (riformulato) di esplorazione petrolifera dopo oltre un mese dalla richiesta della Commissione VIA della Regione Campania. La riformulazione complessiva del progetto è stata richiesta per via delle sostanziali modifiche apportate con l’inserimento delle integrazioni richieste dalla commissione Via dopo il pieno accoglimento delle osservazioni fatte pervenire dai Comitati e dalle istituzioni nel corso dell’istruttoria”. Così, in una nota il comitato no Triv di Gesualdo.

Nella speranza, seppur flebile, di un definitivo passo indietro – si legge – adesso quanto preme al comitato è di vedere attuate quelle richieste di intervento promesse dalla politica e purtroppo mai davvero attuale. In primis rimane ancora paradossale la mancanza di un piano di iniziative volte all’adozione di misure di salvaguardia ambientale in grado di porre argine al proliferare di progetti faraonici dal forte impatto ambientale. Così come previsto nei piani territoriali di gestione della Regione Toscana, anche la Campania dovrebbe mappare il territorio delle aree interne con strumenti urbanistici di vincolo per le aree interessate da produzioni agricole di pregio e per la tutela dell’alto valore paesaggistico dell’immenso patrimonio rurale costellato da castelli e borghi medievali. Dall’esempio virtuoso delle regioni dell’Italia centrale, l’Irpinia e il Sannio potrebbero davvero giovarsi di strumenti in grado di creare elementi di valorizzazione del territorio anche in chiave economica. Rispetto alla necessità di interventi concreti e di proposte oggettivamente percorribili, si assiste invece, soltanto ad un teatrino della Politica che, dalla sinistra radicale, passando per i 5stelle, fino ai partiti di governo, ogni giorno si anima di demagogia e slogan elettoralistici del tutto inconcludenti ed inefficaci”.

“Sulla questione Sblocca Italia - continua il comitato - rimane la necessità oggettiva di procedere alla richiesta di modifiche e integrazioni visto il sostanziale esautoramento dei poteri regionali in campo energetico. Bene quindi l’azione del Presidente Foglia, al quale vorremmo comunque sollecitare iniziative volte a prefigurare reali misure di salvaguardia per le aree interne da promuovere attraverso il Consiglio prima che la campagna elettorale travolga tutto. Allo stesso tempo, si sollecitano le forze politiche ad accogliere le varie proposte, avanzate dal Comitato nei vari incontri politici, per rettificare ed integrare di tutele lo Sblocca Italia con particolare riferimento all’adozione di salvaguardie per le aree interessate da criticità ambientale con interventi decisi anche sulla regolamentazione dei cantieri di esplorazione/estrazione, per i quali si è richiesto l’estensione delle misure di sicurezza previste dalla direttiva comunitaria Seveso Ter per gli impianti a rischio di incidente rilevante”.

“In questa fase interlocutoria sulle sorti della questione Petrolio in Irpinia – concludono - si ritiene necessario non lasciare nulla di intentato per ottenere quelle garanzie per il territorio utili non solo per preservarne l’ambiente ma anche per prefigurarne una prospettiva reale di sviluppo economico“.

Source: www.irpinia24.it