Alto Calore – La rivoluzione del mercato elettrico in Italia passa per Avellino

Importantissimo traguardo raggiunto dall'azienda irpina. Il presidente De Stefano: "Tutto merito della nostra squadra"

de stefano acsAvellino - Un’importantissima conquista merito della tenacia e dell’impegno dell’Alto Calore Servizi è pronta a rivoluzionare il mercato elettrico in Italia. La società guidata da più di un anno e mezzo da Lello De Stefano ha infatti ottenuto da parte dell’authority dell’energia e del gas un’importantissima delibera che consente la diminuzione del costo dell’energia.

“Un risultato possibile solo grazie all’impegno di tutta la squadra Acs- spiega il presidente De Stefano –  Non abbiamo avuto bisogno di consulenti o grandi progetti ma con l’impegno, la tenacia e la costanza dei nostri quadri abbiamo raggiunto, passo dopo passo, questo importantissimo risultato ragionando in primis in termini di perdite grazie alla gestione di esercizio con l’efficientamento che ha ridotto il consumo dell’energia in maniera evidente e poi abbiamo ragionato sulla possibilità di una gara del mercato libero che oggi in Italia è necessaria ed infine siamo intervenuti su quella che riguardava una anomalia del sistema idrico in Italia che oggi, da 2 anni, è governato dalla stessa autorità di gas ed energia ed era assurdo che aziende come la nostra che hanno avviato politiche di risanamento ma avevano tanti debiti dovevano pagare un prezzo, anche perchè in campania, molto più alto di quello in Lombardia. Noi – continua - abbiamo denunciato questo alla terza conferenza nazionale dei servizi idrici e non era giusto che l’irpinia che è una terra ricca d’acqua doveva pagare una delle tariffe più alte dell’Italia a causa dei debiti preesistenti e per la situazione di morosità campana. In tutto questo siamo intervenuti e l’autorithy, grazie al collegio nella sua interezza, hanno deliberato giovedì scorso una norma che rivoluziona il mercato in italia perchè per quanto riguarda i servizi idrici consente possibilità di uno switch diretto, senza passare per il mercato salvaguardia, al gestore che ha vinto la gara. In questo caso speriamo che i nostri lavoratori non debbano più soffrire il mancato pagamento di tredicesime e stipendi perchè la situazione precedente purtroppo ci avrebbe costretto a questo”.

Una conquista epocale -ha sottolineato il presidente di Esperia, l’ingegner Filippo Giusto, stamane ad Avellino per sottoscrivere il contratto con l’Acs – L’Acs, con questa delibera, potrebbe essere quello spartiacque per la regolamentazione dell’energia elettrica. Nessuno c’ha creduto ed anche noi avevamo dei dubbi all’inizio ma l’impegno delle persone ci ha fatto cambiare idea ed abbiamo deciso di metterci in gioco perchè era ora che qualcuno intervenisse affinchè, finalmente, avvenisse questa rivoluzione”.

Il risparmio che si avrà grazie a questa nuova rivoluzione non è indifferente infatti: “se noi manteniamo la stessa efficienza su consumi, e quindi lavorare sulle perdite dove si chiede anche la collaborazione dei comuni che anzichè aggredirci con decreti ingiuntivi e pignoramenti devono tradurre i nostri debiti in opere come il rifacimento delle reti idriche, è difficile perchè tra Avellino e Benevento abbiamo 127 comuni ma tutto questo ha già fatto risparmiare circa 3 milioni di euro. Noi avevamo il rischio che per l’anno prossimo avremmo speso più di 20 milioni di euro in energia e probabilmente non supereremo i 13 milioni“.

Intanto, i problemi dell’azienda non sono finiti qui. Restano, infatti, i problemi relativi all’esubero dei dipendenti ed i debiti ormai a quota 104 milioni di euro, ma è lo stesso De Stefano ad evidenziarlo: “Questo è solo un piccolo passo verso il risanamento dell’ente perchè i problemi non sono ancora del tutto risolti ma stiamo lavorando per risalire la china. Siamo già a lavoro per ottenere dalla Regione Campania per ottenere il finanziamento del progetto di ammodernamento degli impianti. Un progetto importante e delicato perchè veniamo da decenni di incuria e la scorsa estate abbiamo rischiato l’emergenza per l’impianto di sollevamento di Cassano che se fosse andato in avaria avrebbe prodotto in 80 comuni emergenza idrica. Inoltre, abbiamo chiesto che si riequilibrasse, a nostro favore, anche il quantitativo d’acqua in quanto abbiamo l’emergenza di Montoro. La Regione – conclude il presidente dell’Acs – credo che dopo decenni di mancati finanziamenti debba fare la sua parte indipendentemente dal colore politico perchè su questa vicenda si gioca la difesa dell’Irpinia ed i presupposti per farlo ci sono tutti, il risultato di stamane ne è l’esempio”.

Source: www.irpinia24.it