El.Ital. – Vertice in Prefettura, Pugliese: “Vogliamo Avellino diventi punto forte nella produzione”

Ancora da decidere le sorti del sito Elital a Pianodardine. Ben disposto ad una soluzione l'imprenditore Pugliese

elitalAvellino - Ancora in corso l’incontro tra i dirigenti di El.Ital e i sindacati, in difesa dello stabilimento avellinese per evitarne la chiusura.

Gli animi piuttosto caldi degli ultimi giorni, dopo la manifestazione del 2 Dicembre che ha visto i 120 operai dell’El.Ital di Pianodardine protestare pacificamente davanti alla Prefettura di Avellino contro il rischio di chiusura del loro stabilimento. L’imprenditore Massimo Pugliese, in vista dell’incontro, ha dichiarato:“c’è un rapporto positivo con tutti i lavoratori, appena ci siamo incontrati di fronte alla Prefettura al mio arrivo ci siamo cordialmente salutati. La mia idea è far diventare il sito El.Ital di Avellino, oggi marginale rispetto al resto del gruppo, adeguato a ciò che il mondo chiede. Ci sono dei miglioramenti da fare e per questo mi auguro si raggiunga questo accordo in vista soprattutto delle difficoltà sul mercato del quale, ahimé, se ne risente molto ad Avellino. Oggi – ha concluso - valuteremo insieme se il sito di Pianodardine è in grado o meno di far fronte alle esigenze di mercato”.

Presenti i sindacati a sostegno dei dipendenti, fra cui Giuseppe Zaolino della Fismc: “Ci aspettiamo di sbloccare anche la vertenza dell’El.Ital, arrivata ad un punto di svolta. Ci auguriamo Pugliese sia ben disposto a non lasciar cadere la situazione. Anche alla luce del suo ultimo investimento a Merano, crediamo ci siano tutti i presupposti per rilanciare lo stabilimento di Pianodardine. È necessario – ha concluso – si faccia chiarezza: se Pugliese accetta un’operazione di svecchiamento, ovvero mandando in prepensionamento gli operai ultra sessantenni e assumendo in loro sostituzione dei giovani. Se così non fosse si rischierebbe soltanto di mettere una toppa su un vestito pieno di buchi”.

Presente anche il segretario Fiom-Cgil Sergio Scarpa il quale ha aggiunto: “Se lo scopo di Pugliese è solo quello di voler tagliare i livelli retributivi dei lavoratori, senza un vero piano industriale, di portare qui delle attività produttive dalla Cina, diventerà difficile raggiungere un accordo. Il nostro interesse è salvaguardare i livelli occupazionali e – ha spiegato Scarpa – retributivi. Abbiamo saputo del rilevamento di un’azienda a Merano, azione che testimonia l’assenza di problemi economici, mentre qui ad Avellino Pugliese sta continuando con un tira-e-molla. C’è una procedura di art.47 per fitto di ramo d’azienda e che, ad oggi, non è stata ancora conclusa per inadempienza da parte dell’imprenditore; inoltre, esiste una procedura di mobilità per la quale risultano dichiarate 35esuberi e che ancora non siamo riusciti a concludere sempre per inadempienza di Pugliese. Questo pomeriggio – ha concluso Scarpa – in Prefettura vogliamo capire se siamo di fronte ad un’azienda che ha intenzione di salvare il sito di Pianodardine oppure la melina fatta finora è servita solo a chiudere lo stabilimento facendo ricadere la colpa sui lavoratori”.

In merito alle dichiarazioni di Pugliese sulle spettanze, che da sua dichiarazione risultano tutte pagate, ha replicato Gaetano Altieri della Uilm Avellino Benevento: “Ci fa piacere se, come dichiarato da Pugliese, il sito di Avellino diventa nevralgico nel settore, ma ci auguriamo che a seguire le parole ci siano i fatti. Questo incontro in Prefettura ci dà certamente maggiori garanzie sulla realizzazione di quanto da loro dichiarato. Circa le spettanze, vogliamo dire a Pugliese che mancano ancora il secondo e il terzo trimestre 2014 che è giusto vengano versati nel fondo previdenza dei lavoratori”.

Source: www.irpinia24.it