Guido Dorso – Ripartono le attività. Cassese: “Bisogna crederci”

Tre i temi principali strettamente legati con quelle che erano le ideologie del compianto Guido Dorso: giovani, passato e futuro dell'Irpinia

guido dorsoAvellino – Ripartono le attività del centro studi “Guido Dorso” e lo fanno alla grande. Un restyling generale a partire dal sito internet che consente agli utenti di conoscere a fondo l’offerta formativa del centro studi ed essere sempre collegati sulle attività del centro.

“L’obiettivo è quello di far rivivere l’istituzione che dopo morte di Antonio Maccanico e difficoltà che ci sono state ha avuto fase di stasi -ha sottolineato il presidente del Centro di Ricerca Guido Dorso, Sabino Cassese- Bisogna crederci. Siamo in una fase di transizione ma le buone speranze di creare qualcosa di solido e robusto ci sono”.

 

Un ampio programma che è partito stamane e che proseguirà nel corso del tempo focalizzandosi su tre temi principali strettamente legati con quelle che erano le ideologie del compianto Guido Dorso:  giovani, passato dell’Irpinia e prospettive per l’Irpinia del futuro.

Tre pilastri che mirano ad offrire alla cittadinanza un nuovo modo di vedere la realtà: 

I Giovani: ai ragazzi che frequentano le penultime classi delle scuole superiori verranno offerti corsi di orientamento diretti ad illustrare le professioni che si possono  svolgere nella in società e le discipline i settori che si possono scegliere andando all’università.

La storia dell’Irpinia: è stato avviato un programma di ricerca sulle classi dirigenti meridionali irpine. Una ricerca che interessa l’individuazione e la ricostruzione del contesto storico di quelle che sono state le persone che hanno contribuito allo sviluppo dell’Irpinia e non solo. “Sono 154 i nomi selezionati per costruire il grande dizionario delle classi dirigenti meridionali irpine – ha spiegato il professor Guido Melis, docente dell’Università di roma “La Sapienza”- Un lavoro importantissimo che consentirà di leggere in controluce la storia delle classi dirigenti di questo territorio e rapportarla alla situazione contemporanea“. Attualmente gli studiosi hanno già prodotto 15 biografie tra questi Gabriele Berardi, Giuseppe Belli, Brescia Morra Francesco ed Umberto Nobile.

Il futuro dell’Irpinia: “L’idea principale – commenta il dott.Luigi Fiorentino, capo di gabinetto del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie - è quella di fare una foto dell’esistente ed indicare possibili futuri da sottoporle alla dirigenza politica. Ridisegnare le idee strategiche per il futuro dell’Irpinia analizzando la situazione attuale interrogandoci sugli esiti delle ricerche già esistenti ed offrire un nuovo quadro di sviluppo che possa essere a disposizione delle istituzioni”.

 

Source: www.irpinia24.it