Cisl – Manifestazione nazionale. Mercoledì in mille a Napoli

25 gli autobus che partiranno dal Sannio e dall'Irpinia. Intanto continuano ad essere allarmanti i dati dell'osservatorio: aumenti in negativo per disoccupazione e suidici

cisl melchionnaAvellino – Anche la Cisl irpinia-Sannio è pronta a rispondere alla chiamata del prossimo 3 dicembre quando oltre 1000 persone provenienti dal Sannio e dall’Irpinia andranno a Napoli per manifestare e protestare nei confronti del Governo e della legge di stabilità perchè, come spiega il segretario generale della Cisl Irpinia-Sannio, Mario Melchionna: “riteniamo più efficiente prendere parte ad iniziative come queste che indire uno sciopero generale che comporti danni non solo ai lavoratori ma all’economia intera“.

La Cisl è stata molto impegnata in questi mesi sul territorio nazionale, a partire dalla manifestazione nazionale dei pensionati dello scorso 5 novembre a quella del pubblico impiego dell’8 novembre, per ottenere risposte concrete a problematiche serie. La Cisl nazionale si mobiliterà per tre giorni di protesta e di confronto nelle principali città italiane. Si inizierà domani, 2 dicembre, quando tutte le regioni del centro saranno a Firenze, il 3 dicembre toccherà a tutte le regioni del Sud che si ritroveranno a Napoli ed infine il 4 dicembre sarà la volta di tutte le regioni del Nord.

Da queste giornate – continua Melchionna – vogliamo sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sulle questioni che non vanno. Il Governo Renzi ha fatto alcune cose buona ma resta ancora tanto da fare: ridurre le tasse, aumentare gli investimenti, la riduzione dei lavoratori precari, la lotta ai falsi precari, ecc… ed è per questo che intendiamo sensibilizzare il Governo con azioni di confronto e di protesta perchè ci stiamo accorgendo che il governo stia percependo la nostra posizione e la creazione di riunioni settoriali per confrontarsi con il sindacato e trovare possibili soluzioni alle problematiche ne è la prova”.

Intanto la situazione in Irpinia continua ad essere allarmante. I dati del dossier dell’osservatorio Cisl continuano a crescere in negativo. La disoccupazione è ormai salita al 25,6% in Campania, il 17,7% ad Avellino con un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 58% ed un inevitabile aumento di iscritti al centro per l’impiego che ormai è a quota 84mila iscritti, per non parlare dei lavori occasionali che, denuncia Melchionna: “con l’incentivo dei vaucher comporta un abuso vero e proprio da parte delle aziende se si tiene conto che solo nel primo semestre di quest’anno i vaucher utilizzati si aggirano attorno i 709mila. Veri e propri escamotage per non assumere”.

Continua l’utilizzo di ammortizzatori sociali nei settori industriali, commerciali e dell’edilizia maggiormente colpiti dalla crisi e lievitano, inesorabilmente, i suicidi che al momento hanno raggiunto quota 37 con 14 tentati suicidi.

Scenari preoccupanti che contribuiscono inevitabilmente ad una desertificazione del Sud: “Solo nel 2013 -dichiara il segretario Cisl Irpinia-Sannio – 116 mila persone, oltre 10 mila irpini, sono emigrate e nei prossimi 50 anni è previsto l’abbandono di poco più di 4 milioni di persone”.

Nella conferenza di Melchionna non mancano riferimenti sulla questione dei patronati “che nonostante una marcia indietro da parte del Governo che ha deciso di tagliare 75 milioni di euro anzichè i 150 dell’inizio, comporta comunque licenziamenti e servizi in meno ai cittadini ma una cosa è positiva e siamo contenti: si è stabilito che i patronati verranno selezionati.Ciò ben venga perchè in Italia ci sono tanti patronati fasulli che sono solo beneficiari dei contributi statali”; sulla buia situazione dei forestali in attesa di “campagne elettorali per racimolare qualche soldo” e sull’annosa vicenda degli operai dell’Isochimica:“Questi lavoratori meritano rispetto -incalza Melchionna - ma è così complicato decidere di riconoscere il prepensionamento? di quale copertura di bilancio bisogna avere certezza? non è un costo ma un riconoscimento di diritto a persone. Non c’è rispetto di chi si è ammalato per colpa delle istituzioni che all’epoca hanno pensato ad altro. Non si può andare avanti così. Non è possibile che i parlamentari si dividano su una cosa condivisa mettendo davanti alla vita dei lavoratori il solito gioco di appartenenze”.

Spazio anche alle prossime elezioni regionali: “Crediamo che il Sud possa risollevarsi – conclude - ma c’è bisogno di un Presidente delle Regione che abbia a cuore le sorti della Regione e fare cose che servono. Noi saremo disposti a confrontarci ma non offriremo il popolo della cisl ai candidati che prima prendono impegni ed il giorno dopo l’elezione dimenticano tutto. Devono arrivare risposte vere non slogan”.

Source: www.irpinia24.it