Immigrazione – De Lieto: “vero, l’accoglienza eccessiva crea problemi”
La nota del Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto
Roma – “Il Ministro dell’Interno on. Alfano, ha rilevato che l’eccesso nell’accoglienza degli immigrati, alimenta il ‘razzismo’. Troppo spesso e con estrema facilità, si parla di razzismo, in ogni circostanza. Forse tanti cittadini italiani, si dibattono in tanti, troppi problemi e talvolta vivono particolari situazioni che vedono coinvolti immigrati, profughi o clandestini che siano, nelle quali si sentono danneggiati” – così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto.
“Una sorta di guerra tra poveri. Quando degli ospiti dei vari ‘centri di accoglienza’, rifiutano il cibo e lo gettano nell’immondizia, quegli italiani che devono saltare il pranzo o la cena, per mancanza di risorse, si indignano; quando nei quartieri, extracomunitari, hanno comportamenti negativi o violenti, la gente rimane sconcertata e la convivenza diventa difficile o, addirittura impossibile. Quando tanti italiani leggono che gli immigrati vengono alloggiati in hotel , quando l’immigrato riceve un alloggio e troppi italiani dormono sotto le stelle, ed in tantissime altre situazioni simili, tanti nostri connazionali, hanno la sensazione che c’è qualcosa che non va. Gli italiani, per propria natura, non sono razzisti – ha continuato de Lieto - e certamente non si può consentire a chicchessia di violare le leggi del Paese che lo ospita”.
“Proprio per evitare che un sentimento di rigetto, questo si che sarebbe la strada verso una vergognosa forma di razzismo, si affermi nel Paese, è necessario – ha sottolineato il leader del LI.SI.PO. - che l’Italia aiuti veramente e concretamente coloro che sono fuggiti da guerre e persecuzioni, ma è necessario che allontani, con immediatezza, quanti sono semplicemente dei clandestini o che, comunque, violano la legge italiana”.
“Vi è la chiara necessità, a giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto - che le appositi Commissioni, procedono, il più rapidamente possibile, al riconoscimento o meno, della qualifica di “profugo” e ch , coloro che sono semplicemente dei clandestini, siano espulsi rapidamente dall’Italia”.