Ritiro raccomandate Pianodardine – Tavolo in Prefettura. L’Adoc precisa

Il Presidente De Cunzo: "Le determinazioni assunte dal tavolo in Prefettura, sebbene rappresentino un’astratta soluzione alle problematiche lamentate dagli utenti in merito alla distanza del centro di smistamento, all’assenza di mezzi di trasporto e alle modalità e tempi di recapito delle raccomandate vengono valutate assolutamente insufficienti dall’ADOC e sotto certi aspetti anche artificiose"

prefetturaAvellino – L’ADOC desidera intervenire in merito alle determinazioni assunte dal tavolo svoltosi in Prefettura tra i responsabili di Poste Italiane e le associazioni rappresentative delle persone anziane e diversamente abili, riguardo il servizio di ritiro delle raccomandate inesitate a Pianodardine.

Preliminarmente l’ADOC si congratula ed esprime soddisfazione per l’impegno e la tenacia profuse dalle associazioni intervenute all’incontro nel cercare di dare una soluzione o quantomeno mitigare i disagi degli utenti.

“Le determinazioni assunte dal tavolo in Prefettura, sebbene rappresentino un’astratta soluzione alle problematiche lamentate dagli utenti in merito alla distanza del centro di smistamento, all’assenza di mezzi di trasporto e alle modalità e tempi di recapito delle raccomandate – si legge dalla nota del presidente Gianluca De Cunzo – vengono valutate assolutamente insufficienti dall’ADOC e sotto certi aspetti anche artificiose. La possibilità data a tutti gli utenti di usufruire gratuitamente del servizio “chiamami” per un arco temporale molto ristretto, circa tre mesi, per poi divenire nuovamente a pagamento, rappresenta più un’astuta trovata pubblicitaria di Poste Italiane per diffondere la conoscenza di un servizio aggiuntivo a pagamento, che una seria e definitiva soluzione alle denunciate problematiche, soprattutto quelle dell’utenza debole”.

“Come ADOC – continua - abbiamo sempre denunciato le criticità derivanti dal nuovo sistema di smistamento, portando la questione di Pianodardine innanzi all’AGCOM. Successivamente alla presentazione dei nostri reclami e ricorsi, Poste Italiane al fine di evitare sanzioni da parte dell’Autorità, ha chiesto e purtroppo ottenuto a posteriori  l’autorizzazione a consegnare le raccomandate presso questi centri unici di raccolta. L’ADOC, memore delle battaglie condotte e delle esperienze maturate, esprime forte scetticismo in merito alle reali intenzioni di Poste Italiane ed ovviamente si oppone ad ogni fumosa soluzione che abbia quale ultimo fine la conservazione dello status quo. Pertanto, l’ADOC propone che quantomeno Poste italiane assicuri agli utenti ultra sessantacinquenni e alle persone diversamente abili residenti nei comuni serviti dai centri unici di smistamento, l’esenzione a tempo indeterminato dal pagamento del servizio chiamami”.

“L’ADOC di Avellino  -conclude De Cunzo - si farà promotrice di tale soluzione anche in sede di modifica delle condizioni di espletamento del c.d. Servizio Universale Postale. Infine, l’ADOC ricorda agli utenti che sul sito www.occhioaituoidiritti.it è ancora possibile richiedere gratuitamente il modulo di reclamo per denunciare eventuali disservizi patiti”.

Source: www.irpinia24.it