Lucerna – de Bartolomeis in tour
All'incontro si è discusso di fede, cultura e sociale e nella Biblioteca italiana, con il comitato dei genitori rappresentato dal sig. Salvatore Mancarella, della lingua italiana nei piccoli scrittori
Il 22 e il 23 novembre l’editore del Papavero, Donatella de Bartolomeis, è stata invitata a Lucerna per un breve tour: due giorni, 5 incontri.
Ad accoglierla Antonia Cianciulli membro della Comites Cultura di Lu / Ob / Nw / Uri e il cav. Nicola Colatrella di Conza della Campania Presidente del Comites di Lu / Ob / Nw / Uri .
Il focus è stato sui giovani e sulle radici storico-culturali.
All’Asilo materno italiano con la direttrice Suor Ermelinda Pettenon, madre superiora delle Scalabriniane, si è discusso di fede, cultura e sociale e nella Biblioteca italiana, con il comitato dei genitori rappresentato dal sig. Salvatore Mancarella, della lingua italiana nei piccoli scrittori.
Presso CASA D’ITALIA LUCERNA, fondazione dal 1850 - agenzia consolare, l’editore è stato ospite della manifestazione SAPERI SAPORI E SUONI della CAMPANIA, accolto dal Presidente della commissione Comites Cultura cav. Giulio Rossi di Clusone-Bergamo e dal presidente dell’associazione campana di Lucerna, cav Antonio De Angelis. Nell’ambito della serata, che ruotava intorno alle tradizioni campane ed era presentata dalla prof. Anna Cormano, si sono esibiti diversi ospiti residenti in Svizzera tra i quali Ettore Carradori. Qui de Bartolomeisè intervenuta sull’importanza di recuperare le proprie radici storico-culturali, sui personaggi della nostra storia e della nostra terra, e ha illustrato il Progetto Theia per bambini ipovedenti. Ha concluso il suo intervento ricordando i terremotati del 1980.
L’ultima tappa del viaggio si è concretizzata nella visita all’Acli e nella presentazione, presso Casa d’Italia, del concorso “Radici-poetiche – a Massimo Troisi” dove referente per gli Italiani all’estero, per la casa editrice il Papavero, è Antonia Cianciulli. Le ultime ore a Lucerna, dopo un convegno sulla figura di Massimo Troisi, e la lettura di una lettera della sorella Rosaria, madrina del concorso, si sono risolte tra abbracci e promesse di continuare l’interscambio culturale. “Momenti importanti, questi, sia per gli svizzeri che per gli italiani – sostiene de Bartolomeis – perché senza confronto, non si cresce.”