“La Letteratura Tamil a Napoli”: le memorie degli esuli

Alessio Arena, con il suo ultimo romanzo, racconta un’umanità silenziosamente eroica nei cunicoli di una Napoli inedita e sconosciuta, disegnando forme diverse e alternative di integrazione

libro arena_la letteratura tamil a napoliLa mia storia è il sogno della nostra terra indesiderata, trasformata in una fossa nella quale ci siamo andati a buttare quasi a occhi chiusi, senza farci vedere da nessuno, senza vedere nemmeno dove cavava il braccio, dove soffiava la voce, dove avevamo portato una bandiera che non poteva stare dritta, che non avrebbe mai potuto riempirsi e respirare l’aria necessaria a esibire il suo messaggio di riscatto”.

Alessio Arena è un giovane scrittore e cantautore napoletano, che da anni vive a Barcellona. Nato nel 1984, si è distinto non solo nella scrittura, ma anche nel mondo musicale con la candidatura al premio Luigi Tenco 2014 per il miglior album d’esordio, con il suo “Bestiario Familiare”.

Il romanzo, edito da Neri Pozza, è visibilmente, già da una lettura superficiale, frutto di un’intensa opera di ricerca, che rende “La Letteratura Tamil a Napoli” non esclusivamente il prodotto della fantasia dell’autore. Arena porta alla luce del sole la vita dei Tamil condotta nei sotterranei napoletani, nel buio e nel silenzio dei cunicoli, come scarafaggi, che di rado escono in superficie. Nei meandri nascosti di Napoli, i Tamil danno vita ad una società segreta, l’Accademia dei Sotterranei, che produce opere letterarie “napo-tamil”. Nel libro sono presenti dieci scrittori che narrano in 10 capitoli la guerra che ha martoriato il loro paese di origine. Un elemento molto interessante, che emerge in questo romanzo, è dato da vari sincretismi che generano bizzarre fusioni religiose creando idoli e simulacri: madonne con proboscidi e code di elefante. Il risultato finale è un mondo possibile ed alternativo a quello reale, caratterizzato da frammentazioni culturali e, spesso, ghettizzazioni, in cui la cultura di chi ospita non si sposa e non si fonde con quella di chi accoglie. Nei sotterranei descritti nel libro, invece, i Tamil entrano in contatto in maniera intima e profonda con l’anima di Napoli. La cultura Tamil si intreccia sul tessuto sociale e urbano partenopeo, innestandosi tra le fitte trame fatte di vicoli, colori, sguardi e sapori del Rione Sanità e dei Quartieri Spagnoli. Il romanzo è costruito su un disegno narrativo preciso e lineare, in cui la scrittura si colora di varie sfumature dal tono a volte fantastico, a volte grottesco, a volte violento. Alessio Arena ha una scrittura che seduce e incanta il lettore, che si lascia ammaliare dall’armoniosità del linguaggio utilizzato. Nonostante la presenza di episodi divertenti e ironici, la malinconia costituisce l’elemento distintivo di questo romanzo, con l’eco di guerre lontane ma che si avvicinano improvvisamente, fino a palparne concretamente la drammaticità.

La Letteratura Tamil a Napoli ha conquistato la seconda posizione al Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza.

di Davide MARENA

Source: www.irpinia24.it