Ordine degli Ingegneri su rischio sismico, il progetto di prevenzione a livello nazionale

L’impegno dell’Ordine degli Ingeneri di Avellino e dell’Aquila, in sinergia con Università, Ricerca e mondo istituzionale

ingconv2Avellino - Avellino vuole porsi all’avanguardia nel panorama della prevenzione del rischio sismico. E lo fa nel giorno del 34° anniversario del terremoto del 1980, con il convegno organizzato dall’Ordine degli Ingeneri. Con una platea ampia, circa 400 persone, e la presenza dei massimi rappresentanti del mondo istituzionale (dall’onorevole Luigi Famiglietti all’assessore regionale Edoardo Cosenza, al presidente del consiglio regionale Pietro Foglia, dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Avellino, Costantino Preziosi, al consigliere provinciale Gianluca Festa al sindaco di S.Angelo dei Lombardi Rosanna Repole).

Un obiettivo ben preciso: istituire un protocollo d’intesa valido per tutta l’Italia, supportato da un’azione di sintesi delle emergenze che negli ultimi 30 anni hanno colpito il nostro Paese. Un momento di riflessione, questa mattina, con il quale si è voluto non solo ricordare quanto accaduto nell’entroterra campano, ma anche lanciare, in una visione programmatica, un segnale nazionale affinché quanto è successo sia da monito e stimolo continuo per tutti. “C’è bisogno di fare sintesi tra le esperienze sismiche vissute in Italia – ha affermato Roberta Santaniello, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Avellino-. Tutelare un territorio significa innanzitutto tutelare i cittadini. Per questo è assolutamente necessario che i singoli, con le loro coscienze, diventino protagonisti del processo di prevenzione rispetto ai rischi.” “Quando parliamo di rischio per un territorio ci riferiamo sia a quello sismico, sia a quello idrogeologico – ha poi aggiunto l’ingegnere Santaniello-. Io non ho vissuto il terremoto dell’80, ricordo bene però per la frana che nel ’98 ha colpito Quindici, Sarno e Bracigliano. E quelle immagini, unitamente ai momenti vissuti personalmente a l’Aquila cinque anni fa, mi hanno spinta a farmi portavoce, attraverso l’Ordine al quale appartengo, dell’avvio di un processo di prevenzione nazionale. Processo che credo possa partire da questo incontro con il quale gettiamo le basi per un’unione fondata sulla comunione d’intenti e sul contributo di ognuno di noi.”

Della stessa idea è anche Ezio Dante, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri de l’Aquila che sta lavorando in sinergia con l’Ordine irpino per avviare il processo di prevenzione da estendere in tutta Italia. “Abbiamo un compito importante: mettere a sistema tutte le esperienze attraverso un’operazione di sintesi che permetta di gestire in modo più razionale le emergenze sismiche.” Tale azione, come ha sottolineato l’ingegnere Dante, “deve essere accompagnata da una semplificazione normativa indispensabile per completare quell’iter volto a rendere sostenibili i territori italiani”. E sulla semplificazione normativa è intervenuto anche Armando Zambrano, Presidente nazionale dell’Ordine degli Ingegneri, che ha ribadito il suo impegno in questo ambito. “Durante questi due anni l’ordine ha partecipato a diversi tavoli operativi ed ha sottolineato ripetutamente la necessità di procedere ad una semplificazione normativa che dia più spazio ai professionisti e lasci spazio ad una progettazione fatta di qualità”. Il presidente Zambrano si è poi soffermato sul ruolo che gli ingegneri hanno sia nel processo di prevenzione sia nella gestione delle criticità.

Ricordo che durante il terremoto dell’80 i cittadini ci guardavano con gli occhi intrisi di fiducia. Vedevano in noi un punto di riferimento. Il nostro è un compito molto delicato che siamo chiamati ad esercitare fuori dalle mura dei nostri studi”. La funzione sociale dell’ingegnere è stata rimarcata anche da Antonio Fasulo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Avellino. “Questo convegno ha un obiettivo: tracciare una mappa del rischio che tracci anche lo stato degli immobili presenti in Italia e che permetta, allo stesso tempo, di prevedere interventi mirati. In questa mappatura la figura dell’ingegnere è indispensabile per fornire ai cittadini un quadro più chiaro”.

Source: www.irpinia24.it