Avellino – Educare al rispetto delle regole corrisponde all’educare al ben-essere, alla vita responsabile e cosciente dell’uomo nella società.  Questa è una delle finalità del progetto “Scuola di legalità”. Il tema del secondo incontro, che si terrà presso l’aula convegni della Camera di Commercio in Piazza Duomo 5, dalle ore 15,30 alle ore 17,00 oggi 11 novembre, è la conoscenza delle storie di personaggi che hanno fatto della legalità il proprio credo.

In particolare saranno affrontate le storie di due irpini vittime innocenti di eventi mafiosi: Antonio Ammaturo, ucciso nel 1982 dalle Brigate Rosse, ma i cui mandanti veri dell’omicidio non sono mai stati identificati, e Pasquale Campanello, bersaglio della violenza della criminalità organizzata nel 1993.
Saranno presenti la figlia di Ammaturo e la vedova di Campanello a ricordare l’attività prestata contro la mafia da parte dei loro congiunti.

Gli incontri sono aperti a tutti coloro che vogliono responsabilmente conoscere e riconoscere la giustizia, in particolare ai giovani nei quali è necessario suscitare quelle domande da cui nasce una conoscenza autentica della realtà e una richiesta di responsabilità individuale di giustizia sociale.

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