Lettera aperta alla Procura di Avellino, consegnata stamane a firma di associazioni e cittadini

paesaggio_irpino_copiaAvellino - Grande mobilitazione di Associazioni, Comitati civici e cittadini a sostegno dell’azione della magistratura e delle forze dell’ordine impegnate nella verifica del rispetto delle norme vigenti per la tutela ambientale del territorio irpino.
 
Oltre 40 Comitati hanno sottoscritto la ‘lettera aperta’ indirizzata in primis alla Procura di Avellino che con l’ausilio del Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, ha fatto chiarezza sulla vicenda dell’elettrodotto, progettato dalla Ferrero per vendere la corrente elettrica prodotta a Sant’Angelo dei Lombardi bruciando olio di palma e realizzato da Terna in prossimità dell’Abbazia del Goleto, attraversando il fiume Ofanto e vari suoi affluenti, nonché aree Sic e Zps in mancanza delle previste autorizzazioni di legge in materia di salvaguardia ambientale. 
 
Si tratta di numerosi Comitati attivi in Irpinia, impegnati a segnalare gli abusi che derivano dall’eolico selvaggio, dalle discariche abusive, dalla manomissione e scarichi abusivi lungo i fiumi, dall’inquinamento chimico e da amianto, dalle trivellazioni petrolifere e dalla progettazione di nuovi elettrodotti in corso. 
 
I Comitati hanno ricevuto il sostegno di importanti Associazioni nazionali impegnate non solo a livello ambientale ma anche a livello sociale e culturale; tra i firmatari della lettera infatti troviamo : il FAI Fondo Ambiente Italiano, Legambiente, il WWF, Italia Nostra, il CAI Club Alpino Italiano, Altragricoltura e Slow Food.  Insomma la lettera è fatta propria da una larga fascia di cittadini che con il volontariato e la cultura portano avanti non solo la difesa del territorio irpino ma anche la promozione turistica attraverso la valorizzazione dei piccoli paesi, del buon cibo, del territorio rurale e del paesaggio. 
 
Non mancano alla firma tutti i comitati e le associazioni irpine che si ritrovano dal settembre 2013 nel FAA Forum Ambientale Appennino. Continuano a giungere, oltre il sostegno di docenti universitari fortemente impegnati nella difesa ambientale, le firme di tantissimi cittadini indignati per l’attacco speculativo in atto a danno delle aree interne della Campania.
In Irpinia di certo non vi è torpore né omertà in materia di salvaguardia dell’ambiente anzi, dalla lettera, si evince uno sprone e una denuncia rivolta anche alla mancanza di una politica comune di difesa da parte di amministratori comunali e regionali, a volte principali complici delle speculazioni ambientali in atto.
 
La lettera chiude con un appello ai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali e Paesaggistici, alle Soprintendenze locali e regionali, affinché applicando la legge si attui la capillare tutela delle acque sorgentizie, la bonifica delle micro-discariche sulle nostre montagne e l’apposizione del vincolo paesaggistico diffuso sui territori rurali e collinari d’Irpinia.

 

Il testo completo della ‘lettera’, completo delle firme di adesione, è pubblicato su ‘Piccoli Paesi’ al seguente link