Castaldo 10 e Lode, Lupi corsari a Modena

Doppio Castaldo (capocannoniere con 10 gol) e tanto cuore. I Lupi, con tanti assenti, sfatano il tabù storico Braglia; inutile per i canarini il gol di Granoche

Castaldo-e-KoneModena – Ancora lui. Oramai sta diventando retorico ma davvero non esistono più aggettivi per descrivere Gigi Castaldo. Dopo due giornate in penombra, l’attaccante di Giugliano, ricarica le pile e stende Catania e Modena (in trasferta) regalando come sempre una prestazione da manuale che, al momento, lo consacra sul gradino più alto dell’Olimpo della classifica marcatori.

10 GOL.  Che l’Avellino sia giunta al Braglia con il coltello tra i denti lo si capisce già dalle prime battute quando Kone (10’) dalla trequarti costringe Pinsoglio al miracolo con un tiro di contro balzo dritto all’incrocio dei pali. E’ solo l’incipit, il bello deve ancora venire. Punizione dalla trequarti di Visconti (20’) che pesca Comi, il quale si scontra con Pinsoglio (era carica al portiere) facendo sua la sfera che carambola tra i suoi piedi e quelli di D’Angelo, alla fine lo stesso Comi colpisce il palo alzando un campanile sfruttato dall’inserimento di Castaldo che di testa insacca.

Sempre il bomber irpino, allo scadere dell’ultimo minuto di recupero della prima frazione, raddoppia su calcio di rigore guadagnato da Comi, atterrato in area da Tonelli.

REAZIONE.  Nella ripresa l’Avellino fallisce il match point con Comi che servito da Castaldo incorna alla perfezione trovando, però, la risposta di un eccezionale Pinsoglio. Sul capovolgimento di fronte, Arini ( schierato come difensore centrale) si fa gabbare da Ferrari il quale riesce a resistere alla marcatura mettendo in mezzo per Granoche che accorcia le distanze (55’). Il Modena potrebbe addirittura pareggiare con Luppi (59’) che sfrutta un disimpegno di Petricciuolo (classe 95 subentrato a Regoli per infortunio)  ritrovandosi a tu per tu con Gomis, ma il gigante senegalese ipnotizza il numero 10 avversario e blinda il risultato.

TABU’ SFATATO.  La retroguardia irpina non commette più svarioni e le cose per l’Avellino diventano anche più semplici in quanto il Modena resta in 9 per via delle espulsioni di Nizzetto e Manfrin, avvenute ambedue per doppia ammonizione; inoltre i Lupi si divorano due volte l’1-3 con Castaldo, prima, e Zito, dopo, in entrambe le occasioni bravo Pinsoglio a dire di no.

Si parlava di cacciare streghe ed antichi tabù e così è stato! Missione compiuta per la banda Rastelli e considerando le pesanti assenze per l’Avellino la vittoria è doppia. Sugli spalti del Braglia si canta e si balla a ritmo di “ l’Avellino siamo noi “ ed i tifosi cominciano già a sognare prendendo atto delle parole del presidente Taccone che, in settimana, nel corso dell’intervento su Radio Punto Nuovo è stato chiaro: non si firma per gli obiettivi minimi e a Gennaio, se occorrerà, arriveranno rinforzi. Sognare non costa nulla ma la cosa più entusiasmante di un sogno è quando si comincia a viverlo … !

di Michael Mambri

                                                                                                                                                                 

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