Gomis ipnotizza Taddei allo scadere, punto d’oro per i Lupi al Curi

Ritiro estivo A.C. Torino quarto giorno allenamento del MattinoPerugia –  Campo difficile quello del Curi, per l’Avellino inoltre anche la religione è avversa in quanto a regione: da ricordare l’episodio di San Francesco che ammansì il famigerato Lupo, divenuto poi parte del villaggio, a tal punto da essere rimpianto quando i suoi giorni finirono: ma questa è un’altra storia. Stavolta, contro qualsiasi indiscrezione (anche sacrale) è il Lupo avverso a sorridere, non quello amico. Padroni di casa mai pericolosissimi, ospiti ancora meno, ed alla fine grazie a Gomis, il quale sale sul trono dei migliori respingendo allo scadere un calcio di rigore di Taddei, l’Avellino porta a casa un punto d’oro; per il Perugia invece, un’altra occasione sfumata.

SCACCHI.  Partita di certo non entusiasmante, le due squadre si scrutano senza abbassare la guardia ma senza neanche tentare mai l’affondo. Solo una rasoiata di Perea (20’) è oggetto di cronaca, Gomis non si fa sorprendere e devia in corner volando sotto l’incrocio.

TATTICA.  Rastelli nella ripresa mischia le carte invertendo gli esterni e sostituendo Zito per Regoli. Per l’ex- Ternana ancora una bocciatura.

I Lupi cercano continuamente la ripartenza ma il Perugia è bravo a difendersi chiudendo ogni via di passaggio ed evitando il dialogo delle punte irpine facendo schermo su Castaldo, il quale anche in questa giornata appare evanescente.

EROE.  La gara sembra volgere verso un noiosissimo ma giusto 0-0 finchè Filkor, subentrato ad Angeli non macchia il suo esordio in bianco verde con una sciagurata trattenuta ai danni di Perea in area amica che costa il calcio di rigore pro-Perugia e l’espulsione al giovane scuola Milan. Taddei dagli 11 m si conferma inadatto ed infatti calcia il penalty in malo modo, Gomis respinge la conclusione blindando il risultato e facendo esplodere i 400 supporters sugli spalti.

Finisce così, un punto d’oro per i Lupi salvati dalla manona del gigante scuola Torino. L’abbraccio finale dei compagni e dello staff bianco verde verso l’estremo difensore è una bellissima immagine che manifesta, nonostante tutte le problematiche vive al giorno d’oggi negli stadi, quanto possa essere straordinario questo sport.

di Michael Mambri