Santa Paolina, Luongo: “L’inglorioso declino d’un paese depresso e angosciato”
Santa Paolina – “Siamo a dieci giorni dal “DEPRESSION DAY”(un convegno organizzato da alcuni elementi che ancora si ostinano a sostenere l’amministrazione SPINELLI) e il paese si presenta in tutti i suoi aspetti amministrativi come un moribondo fuori controllo. Oramai la testa è spenta, rimane un corpo che si agita e si dimena senza alcuna speranza di tornare a vivere. – Questa è la dura sentenza che registra Isacco Luongo segretario del Centro Studi Irpino “Pace é Libertà”, sindacalista, scrittore di storia civica e ideatore del Circolo Don Milani. “ Questo quanto dichiarato da Isacco Luongo, Centro Studi “Pace e Libertà”.
“Quello che si vede in paese è veramente allarmante. Non si può credere a ciò che si assiste in questi giorni. Chi opprime i cittadini con tasse esose fino al limite del disponibile, si siede anche in cattedra per fornire lezioni su come combattere “questa depressione”! E’ paradossale! Questo malessere sia economico che sociale, vede proprio in loro, quelle cause che hanno contribuito ad aumentare l’indignazione dei contribuenti, e per conseguenza, sotto il peso delle TASSE COMUNALI è aumentata la depressione di pensionati, e stipendiati; senza che fosse stato attivato alcun aiuto per le fasce più deboli, e senza creare nemmeno un euro di produttività né per coloro che attendono il primo impiego e nemmeno per quei coraggiosi imprenditori che ancora offrono servizi ai cittadini. – Da questa breve analisi fatta a caratteri generali e con estrema sintesi, passiamo ai fatti di cronaca. – Ogni locale commerciale di Santa Paolina espone un “manifesto di protesta”, che titola – “MAZZATE ‘A CECATI PER TUTTI”! – Certo, mica solo per Luongo che il 23 ottobre del 2010, si vide recapitare una tassa illegittima per l’insegna luminosa del Circolo Don Milani? – Questa volta sembra che l’amministrazione abbia fatto le cose in grande, tasse illegittime per tutti? – Per ora lasciamo il punto interrogativo, però è chiaro che questo manifesto di protesta, “anonimo” che fa capo ad un potenziale “comitato civico” (non registrato all’uff. Registro di Avellino (piazza Liguorini) lamenta esattamente gli stessi problemi già esposti dallo scrivente nel comunicato stampa del 09 aprile 2014 titolato:“Ecco cosa faremo per il paese”. – “che dire, noi ve l’avevamo detto con largo anticipo!” – Era nelle nostre fattive possibilità diminuire la TASSA sui rifiuti del 40% rispetto a quella dell’anno 2013. Questo era possibile, perché il consorzio di comuni di cui fa parte S. Paolina è antieconomico, e bisogna rivedere alcuni accordi che furono firmati dalla Giunta Spinelli in questi oltre dieci anni, caratterizzati da rincari annuali e in costante aumento. E poi c’è da dire che il vicino Montefusco, nonostante sia stato sottoposto ad una gestione commissariale, faceva pagare tassazione sui rifiuti pari al 50% in meno rispetto alla nostra tassazione del 2013. Ma, dopo quest’ultima “stangata”, per rispetto della nostra cittadinanza e per evitare di soffiare sul fuoco, preferisco non confrontare l’enorme sproporzione “attuale” nel pagamento di quella tassa oggi chiamata TARI. – Chiaramente, l’idea di migrare in massa sul Monte, non è affatto un’idea giacobina, e non sarebbe da scartare, visto che i due paesi che nel 1951 contavano sommati complessivamente 5.500 abitanti, oggi contano in totale 2800 abitanti. Quindi non manca certo lo spazio sul Monte per ospitare i “rifugiati” di Santa Paolina, in fuga dalle tasse ed in cerca di un futuro più roseo. – E certamente si sentirebbero benaccetti, perché l’attuale sindaco di Montefusco Carmine Gnerre, altro non è che l’ex-vicesindaco di Santa Paolina, che già è emigrato sul Monte prima degli altri, e magari col bastone di Mosè, ha già indicato la via per la terra promessa, a coloro che desiderano sottrarsi ai “qualchecosisti” e ai “pressappochisti” di valle, che fanno di cent’erbe un fascio. – Chi scrive apprezza quanto riportato nel “manifesto” perché quelle idee, – “sono le nostre” – e le abbiamo manifestate con largo anticipo, però la soluzione è sbagliata. – Attenzione, non si può pagare arbitrariamente con bollettini (ex-novo) con l’importo dell’anno scorso. Si attiverebbe subito Equitalia, e si rischia di esporre la popolazione alle cartelle esattoriali. – La soluzione deve essere diversa, prorompente e “legalitaria”, chi scrive spera di incontrare tutti quei 500 “pressappochisti” candidati a sindaco di aprile 2014 che poi a maggio hanno rifiutato di entrare in lista con noi, e si sono coltivati i loro orticelli personali. Da parte nostra non manca certo il dialogo, purché a Santa Paolina vi sia un vero cambiamento, perché la soluzione alla Spinelli, non può essere Spinelli, o ci uniamo tutti, oppure non ci resta altra scelta che l’emigrazione nei comuni limitrofi”.