Manifestazione Nazionale Cgil, Petruzziello: “Porteremo a Roma i problemi della provincia”

cgil petruzzielloAvellino - Abbiamo ottenuto un grado di partecipazione che va oltre le nostre aspettative, i numeri lo confermano: 3000 bus, 7 treni speciali, una nave in partenza dalla Sardegna, centinaia di prenotazioni aeree e numerose persone organizzatesi per conto proprio”, esordisce così Vincenzo Petruzziello, segretario generale Cgil Avellino.

Nella giornata di lunedì 25 Ottobre 2014, migliaia di manifestanti provenienti da tutta Italia si riuniranno a Roma, presso piazza San Giovanni, per protestare contro le ultime scelte di Governo.

“Lavoro, dignità e uguaglianza per cambiare l’Italia”, questo lo slogan scelto per la manifestazione nazionale che si terrà a piazza San Giovanni e per cui è previsto un corteo che partirà alle ore 9.30 da piazza Repubblica e da piazza Ostiense. A concludere l’evento sarà l’intervento di Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil.

La provincia di Avellino e la Campania tutta saranno presenti a questo importante evento – ha proseguito Petruzziello -, sono previsti 300 bus, per un totale di 15 mila persone. I bus partiranno non solo da Avellino ma da diversi comuni della provincia. Ad oggi possiamo riscontrare una partecipazione consistente di giovani, il sostegno ottenuto dal Circolo Pd “Foa” e da Sel, con cui è previsto un incontro questo pomeriggio”. Alla manifestazione prevista anche la partecipazione di alcuni degli immigrati recentemente arrivati nelle nostre zone e, ad oggi, abbandonati a se stessi. “Il 25 Ottobre è solo l’inizio: non è escluso – ha dichiarato il segretario – uno sciopero generale e ulteriori manifestazioni che coinvolgeranno pensionati e personale scolastico, il tutto man mano da definire”. Il sentimento da cui nasce questa insoddisfazione è il malcontento proveniente dalle scelte di Governo: “Da storico militante di sinistra mai avrei creduto che, un giorno, avrei protestato contro un Governo dichiaratosi, appunto, di sinistra. Ciò testimonia l’autonomia del nostro sindacato; la Cgil – ha spiegato – non bada all’orientamento politico ma a quanto viene fatto. Il Governo Renzi  ha portato avanti una manovra sul lavoro inaccettabile; delle proposte da noi avanzate in merito, circa un anno fa, non n’è stata accolta nessuna e oggi la disoccupazione continua a dilagare”.

Tra i punti salienti su cui si basa la protesta c’è l’articolo 18, e non solo: “I problemi riguardano anche le manovre di Governo in merito alla gestione economica e finanziaria. All’estero è stato scelto di investire i soldi pubblici e favorire lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, in Italia sono stati fatti tagli indiscriminati penalizzando, come sempre, i redditi bassi. Renzi e il suo Governo – ha aggiunto – teorizzano un lavoro ‘purché sia’, dunque privo di diritti; la Cgil, invece, è per la dignità e per il diritti sul lavoro”. Petruzziello ha poi polemizzato sul contributo di 80 euro che Renzi ha promesso alle neo mamme a partire dal Gennaio 2015: “Si tratta solo di uno spot; le donne costrette al precariato o, addirittura, disoccupate non credo risolvano i loro problemi con questa soluzione”. Non sono mancati commenti sul discusso articolo 18: “Questa legge è stata definita ‘a tutela dei lavoratori’ ma numerose sono le prove che dimostrano il contrario. Con l’art.18 – ha polemizzato il segretario – si è tornati indietro di anni, il lavoro si è ridotto alla sola monetizzazione. Noi diciamo no al Job Act, diciamo no ad un Paese dove non c’è occupazione, dove le aziende chiudono e si continua a discute di come aiutare le stesse a licenziare”.

Presenti alla manifestazione anche i dipendenti Irisbus e i Forestali, privi di stipendio da ben 18 mesi: “Il loro striscione – ha chiarito Petruzziello – sarà ’18 mesi senza stipendio’, in riferimento proprio all’articolo 18. Non mancherà da parte nostra l’intenzione di portare a Roma temi cari alla nostra provincia quali le trivellazioni, la bonifica delle aree del Sabato e del Calore nonché di siti come l’Isochimica. Andiamo a Roma – a concluso Petruzziello – per promuovere un cambiamento del Mezzogiorno e per tentare la correzione delle manovre di Governo, da noi ritenute sbagliate”.