L’agronomo e la pianificazione del territorio, Foglia: “La Campania impegnata nel settore”

angronomi fogliaAvellino - Il ruolo dell’agronomo della pianificazione urbanistica e territoriale, questo il tema trattato questo pomeriggio durante il convegno tenutosi presso il Carcere Borbonico.

È stato stilato un protocollo di intesa fra l’Istituto Nazionale Urbanistica della Campania e la Federazione Regionale dei dottori agronomi che sancisce un sodalizio atto a mettere in pratica un lavoro in ambito urbanistico che coinvolga il ruolo dell’agronomo. Con questo incontro si è dato inizio ad una serie di altri appuntamenti e seminari che si terranno in tutta la Regione Campania, eventi durante i quali si entrerà nel dettaglio della figura professionale dell’agronomo e dell’importanza che le sue conoscenze hanno nell’ambiti della pianificazione del territorio urbano ed extraurbano. “Le finalità di questo protocollo di intesa sono il miglioramento delle qualità del tessuto territoriale esistente, compatibile con le sue esigenze fisiologiche”, ha spiegato il dott. Serafino Renauro, Presidente Federazione Regionale Agronomi. “Ci sarà, inoltre, la programmazione di numerosi eventi di approfondimento in merito alla sostenibilità ambientale. Ma , fra tutte – ha aggiunto – il monitoraggio del bilancio degli effetti sul territorio ai fini degli obbiettivi previsti. Questa è certamente la fase a cui dare maggiore importanza. Per quanto riguarda l’urbanistica – ha concluso – l’agronomo può essere di aiuto per la sopravvivenza del verde nel rispetto delle esigenze fisiologiche della città ed evitando, così, la nascita di territori artificiali”. Purtroppo, per realizzare questi progetti gli ostacoli da superare sono innumerevoli, fra questi i rapporti con le istituzioni: “Il rapporto con la pubblica amministrazione è da sempre difficile, per questo dobbiamo essere presenti, incisivi e interloquire con esse preventivamente”.

Presente all’incontro anche il prof. Domenico Gerundo, professore dell’Università di Salerno e Consigliere Inu: “L’Istituto ha intenzione di aprirsi nei confronti di coloro contribuiscono al miglioramento dell’urbanistica; fra queste figure professionali rientra a pieno quella dell’agronomo. Il protocollo d’intesa istituito fra noi e la Federazione Regionale Agronomi – ha concluso – garantisce, oltre al rapporto fra gli enti, anche progetti di sviluppo e formazione non solo di professionisti esperti del settore ma anche dei giovani i quali avranno, dunque, maggiori possibilità nel mondo del lavoro”.

Fra i relatori anche il dott. Eligio Troisi, Consigliere INU Campania, il quale ha aggiunto: “La figura dell’agronomo è imprescindibile grazie alla vasta gamma dei suoi studi universitari. La nostra categoria – ha affermato – ha acquisito conoscenze molto variegate, dunque la nostra è una figura professionale completa. Tutti i parchi e le riserve naturali devono votarsi ai piani di gestione e nella stesura di questi la figura dell’agronomo è fondamentale. Questa sfida che qui dichiariamo di voler accettare non è solo di tipo professionale ma anche di dovere civico e culturale. In casi di calamità naturali come inondazioni o dissestamento idrogeologico l’agronomo – ha concluso – deve affiancare le istituzioni per il bene del nostro territorio, dando così il suo contributo alla società civile”.

A concludere l’incontro l’on. Pietro Foglia, Presidente del Consiglio Regione Campania: “Il dibattito tenutosi qui stasera sia solo il primo di tanti – ha esordito -, e suggerisco di non limitarlo solo agli agronomi ma di portare quanto detto anche fuori. Oggi la figura dell’agronomo sta ritrovando la dignità perduta negli ultimi anni; studenti di agraria e imprenditori agricoli stanno aumentando notevolmente, dopo che a causa della politica, dagli anni ’70 in poi, c’è stato un cambiamento di rotta che ha portato all’esaurimento di questa figura. La crisi, dunque, non sempre porta effetti negativi; in questo caso, infatti, la crisi economica ha portato alla rivalutazione di questa figura professionale. Azzardo una battuta: si è passati da i campi di sterminio allo sterminio dei campi”. Critica, in conclusione del suo intervento, la posizione dell’on. Foglia rispetto alle decisioni finora prese: “Gli agronomi hanno oggi la possibilità, grazie alla legge anche da me promossa di dare in comodato d’uso o in affitto, di gestire dei terreni abbandonati, in particolare nelle aree demaniali. La cura del territorio – ha aggiunto – inizia dalla cura della montagna. Dalla loro parte gli agronomi hanno anche la legge sui distretti locali che consente un connubio tra agricoltura e tradizioni locali; insomma, ad oggi gli investimenti nella nostra Regione, soprattutto nella provincia di Avellino, sono stati fatti. La Campania è tuttora impegnata – ha concluso Foglia – nello sviluppo e nell’investimento in questo settore, ci auguriamo questa figura professionale accompagni tutti i progetti futuri”.