“Integrazione tra noi e i nostri amici – ha continuato il sindaco -. Il nostro obiettivo è rispettare le loro storie e le loro tradizioni. Mi fa piacere che abbiano collaborato al laboratorio. Ma questa è solo un pezzo di un discorso che va avanti da mesi e che andrà avanti, speriamo sempre meglio. I rifugiati devono stare bene qui, ce la stiamo mettendo tutta e la comunità sta iniziando ad allargarsi. Anche noi possiamo avere qualche difficoltà a volte, soprattutto nell’approccio con culture o abitudini diverse. Ma siamo lavorando molto bene con Istituzioni, Chiesa, Scuola e l’associazione Irpinia2000. Si è avviato un buon rapporto”.

Soddisfatti i rifugiati stessi, che hanno suonato, ballato e ammirato un luogo riqualificato alla grande. Presenti il responsabile Spraar Giancarlo Cetta, il vicesindaco Marco Marandino e i consiglieri Verderosa e Pagnotta.