Moscati al collasso – La denuncia della Cisl FP: “Migliorare organizzazione del lavoro”
Avellino – La CISL FP da tempo, nello spirito di collaborazione consueto, ha proposto al management dell’Azienda Moscati un piano di lavoro finalizzato al migliore e corretto utilizzo dei fondi contrattuali, all’abbattimento delle liste di attesa nonché ad un modello organizzativo che tenga conto delle carenze di personale ma possa e debba fronteggiare le note criticità con un’azione sinergica tra Dipartimenti, unità Operative, direzione strategica e lavoratori, al fine di migliorare la qualità del lavoro ed i servizi da erogare ai cittadini.
“Ci sono ben noti i vincoli posti anche da ultimo dalla Struttura Commissariale pure in materia di utilizzo e riduzione dei fondi contrattuali ma non per questo a livello aziendale non possiamo stimolare una discussione rivolta a dare tutele ai lavoratori e risposte ai bisogni di cura e di assistenza dell’utenza che, molto spesso, proviene da altre province campane e addirittura da altre regioni.
Abbiamo da tempo chiesto un incontro con i vertici aziendali e l’attivazione di procedure inerenti la verifica dello speso delle risorse decentrate, le modalità con cui si ricorre alla pronta disponibilità, l’applicazione dell’orario di lavoro già contrattato, la mancanza di coordinatori e di figure di responsabilità, l’impiego del personale in attività aggiuntive a quelle ordinarie senza formazione, riconoscimento economico e procedure operative ma sinora è pervenuta solo la disponibilità dell’azienda a discutere senza atti conseguenziali” interviene il segretario aziendale Silvestro Iandolo .
“Eppure siamo certi che l’abbattimento delle liste di attesa e la qualità dei servizi sono tra le priorità del management, seppur in questo momento possono sembrare questioni procrastinabili e non urgenti. La Cisl FP invece è convinta che gli annunci sullo sblocco del turn over, le promesse di interventi per sostenere e rilanciare le Aziende di eccellenza come il Moscati resteranno tali e non possiamo attendere l’avvicinarsi delle competizioni elettorali per avere qualche segnale, per cui consapevoli di dover far bene con le nostre risorse e con la collaborazione dei lavoratori riteniamo quanto mai prioritario affrontare questi temi. La legge 189/2012 prevede che il 5% dell’attività ALPI venga destinato ad azioni ed attività utili all’abbattimento delle liste di attesa istituendo prolungamenti, oltre le consuete fasce orarie utilizzando il personale di tutte le UU.OO direttamente correlato per cui abbiamo suggerito di prevedere l’istituzione di un gruppo di operatori costituito da coloro che, per la natura stessa della loro quotidiana attività lavorativa, non possono svolgere attività ALPI presso le proprie UU.OO..
In sede di contrattazione è stata attribuita una quota a disposizione della Direzione Generale prelevata dal fondo produttività per far fronte ad esigenze urgenti ed emergenti e concordata l’erogazione a favore dei dipendenti della quota ALPI inerente il supporto indiretto/comune. Il coinvolgimento dei Direttori delle UU.OO., la corretta costituzione dei Comitati di Dipartimento, la condivisione con i lavoratori di protocolli e modalità di lavoro moderni ed adeguati a fronteggiare le carenze, sono elementi necessari su cui confidiamo di poterci confrontare in tempi brevi. I lavoratori ed i cittadini non possono attendere e soprattutto non possono pagare per l’attendismo praticato ad arte dalla politica che sta portando al collasso il sistema sanitario irpino. Laddove non c’è confronto nessuna buona prassi può trovare spazio e soprattutto nessuna risposta a chi lavora e vuole lavorare meglio“, conclude il Segretario Generale Doriana Buonavita.