Montella – Pino Aprile presenta “Il Sud puzza”

il sud puzzaMontella – Sarà presentato il prossimo 11 ottobre, presso la villa “De Marco” di Montella, alle ore 18.30, l’ultimo libro di Pino Aprile “Il Sud puzza. Storie di vergogna e di orgoglio” (PIEMME edizioni 2013).
L’incontro sarà presieduto dalla dott.ssa Yvonne Marzia Pizza, presidente dell’associazione culturale “Ferdinando Canciulli” , promotrice con il segretario Mario Grasso, e del nascente direttivo, della manifestazione.
A moderare l’incontro saranno il professor Paolo Saggese, direttore scientifico del centro di documentazione e poesie del Sud, e il dott. Marcello Ravveduto , storico e giornalista.
L’associazione, da qualche anno attiva sul territorio, intende presentarsi alla comunità, in virtù dell’elezione del nuovo direttivo, avvenuto nel mese di luglio scorso, con una manifestazione di grande spessore; e lo vuole fare con un lavoro, quello di Pino Aprile, che non solo ha il compito di scuotere le coscienze su tematiche fondamentali, e che influenzano la quotidianità, ma che ha come obiettivo quello di far RETE. La parola chiave, appunto del libro è questa…ed è anche l’obiettivo primario dell’associazione, che intende muoversi nel campo del sociale e della cultura, favorendo e promuovendo un discorso di comunità e di rete con tutte le associazioni presenti sul territorio.
Tra l’altro, Pino Aprile è già stato a Montella il 16 marzo 2012, a presentare il precedente libro “Giù al Sud”, che era incentrato anche sull’annosa questione della damnatio memoriae della poesia del Sud e che lo stesso Pino Aprile, insieme ai componenti del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud Peppino Iuliano, Paolo Saggese, Alessandro Di Napoli, Salvatore Salvatore, Alfonso Faia, Alfonso Nannariello, Franca Molinaro, ha portato alla ribalta nazionale. Di questo e di altro ancora si discuterà perciò sabato a Montella.

Il libro di Pino Aprile “IL Sud puzza” racconta alcune realtà del Sud, da Taranto a Scampia a Ercolano alla Terra dei Fuochi all’Università di Arcavacata in Calabria. Racconta di vergogne, di sconfitte, di maledizioni, di rabbia, di orgoglio, di speranza, di rivincite. Racconta di un Sud, che vuole farcela e che ce la può fare. Perciò, questa voce, che parla di noi, ci dà la possibilità di credere nel futuro insieme.

Il libro si collega anche indirettamente alle questioni ambientali in Irpinia, alla battaglia “no petrolio”, che testimonia ugualmente un orgoglio, una volontà a determinare il nostro futuro.