Castaldo come Pelè in Fuga per la Vittoria – Il bomber: ” Voglio la A con l’Avellino ”

castaldoAvellino - L’ultima prestazione ormai l’ha consacrato. Non che prima potesse essere messo in discussione ma ora è più che certo che l’uomo in più di questo Avellino è lui: Gigi Castaldo!  6 gol in 7 partite, capocannoniere della serie B ed ancora tanta fame.

L’ultima perla al Liberati di Terni riporta alla memoria un film di John Huston del

1981, Fuga per la Vittoria, ove si narra una partita di calcio tra detenuti ( interpretati da grandi giocatori ) di un campo nazista in Francia contro una rappresentativa della Vermacht conclusasi in pareggio grazie all’incredibile rovesciata di un certo Pelè.

Al di là del significato, certamente molto più profondo se parliamo del film, il gesto tecnico che lega il bomber irpino al RE del Calcio sudamericano meritava un timido paragone.

“ Siamo un gruppo fantastico e per ottenere buoni risultati c’è bisogno del contributo di tutti. Sono contento del momento ma non ho intenzione di fermarmi qui, voglio conquistare la Massima Serie con questa maglia “. – queste le parole di Gigi Castaldo durante un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport, il quale gli ha dedicato un articolo solo ed esclusivamente per lui -.

Si parla continuamente di serie A in quanto l’Avellino in Estate non ha nascosto gli obiettivi stagionali: migliorare il trend dell’anno scorso e giocare i Play Off a viso aperto. L’inizio timido ed ingolfato ha preoccupato i tifosi ma dopo la disfatta di Cittadella ed il pareggio interno col Cesena è scattato qualcosa … qualcosa che ha fatto cambiare marcia alla banda Rastelli, la quale ha ricominciato a dettare legge in casa e a strappare punti pesanti su campi difficili.

L’entusiasmo è alle stelle ma domenica arriva il Carpi che momentaneamente ha gli stessi punti dei Lupi. Un’altra sfida è dietro l’angolo ma all’ombra del Partenio i prodi guerrieri del condottiero Rastelli non temono nulla, il fortino bianco verde è ancora imbattuto e poi c’è Castaldo, mica roba da poco …

di Michael Mambri