Caso Irisbus e il suo insediamento in Irpinia – La nota di Maraia

irisbusAriano – Giovanni Maraia di Ariano in Movimento manda il seguente comunicato sugli incentivi concessi dallo Stato per l’insediamento di FIAT IVECO di valle Ufita in Irpinia, destinato al vice Ministro Claudio De Vincenti Ministero dello Sviluppo Economico

e  all’ on Carlo Sibilia M5S Camera dei Deputati

“In una risposta ,ad una interrogazione parlamentare, del 8/6/1993 del sottosegretario di Stato per il bilancio e la programmazione economica, Grillo, vengono elencati i finanziamenti pubblici concessi alla FIAT IVECO (oggi Irisbus) per l’insediamento dello stabilimento in valle Ufita, attuato a metà degli anni 70.
Il primo finanziamento in conto capitale fu di lire 14.912.513.000, concesso ed erogato in base alla legge 183 del 1976.
A questo si aggiunse, nel1981 , sempre con la stessa legge 183/76 ,un contributo in conto interessi di lire4.800.000.000.
A seguito del terremoto del 1980, furono concessi alla FiAT IVECO di valle Ufita lire 9.834.500.000, per la riparazione di danni causati dal sisma .
La Fiat IVECO , secondo il sottosegretario Grillo, non pago’ nessun costo per le infrastrutture.
L’insediamento di valle Ufita fu collocato all’interno dell’area industriale dell’ASI , le cui infrastrutture ( strade, depuratori, acqua, energia, illuminazione ecc) erano state realizzate interamente con fondi pubblici
Il gruppo FIAT IVECO acquisto’ 1.054.000 metri quadri di terreno per detto insediamento , pagandolo lire 1.173.000.000.
Si comprende che questo enorme sforzo finanziario da parte dello Stato era finalizzato a favorire lo sviluppo di un’area caratterizzata , da sempre, da disoccupazione e da una condizione di grave sottosviluppo economico.
Tale sviluppo non e’ stato realizzato , vista la cessata attività dello stabilimento dell’Irisbus.
Da una parte vi e’ stato un enorme utilizzo di risorse finanziarie pubbliche, divenute spreco o danno erariale con la cessata attività dello stabilimento in valle Ufita e dall’altra il gruppo la FIAT IVECO ne ha tratto un enorme vantaggio economico , spostando l’attività produttiva di valle Ufita in Francia e divenendo  proprietario di uno stabilimento ( quello di valle Ufita), realizzato interamente con finanziamenti pubblici .
Oggi, il gruppo Fiat IVECO, sicuro delle protezioni politiche e del consenso del Governo Nazionale, si appresta a vendere tale stabilimento , (privo dei macchinari.)
Chiediamo di sapere quali atti il Ministero delle sviluppo economico intende compiere nei confronti del gruppo Fiat IVECO a tutela delle risorse finanziarie pubbliche ,concesse a detto gruppo per l’insediamento di valle Ufita.
Chiediamo, altresì , che il prezzo di cessione di detto stabilimento sia definito dal MISE, in conseguenza dei finanziamenti pubblici concessi alla Fiat.
Il Ministro dello sviluppo economico ha l’obbligo di valutare gli impegni assunti e non mantenuti dal gruppo Fiat IVECO in merito all’attività produttiva dello stabilimento in valle Ufita nel 1976 con la legge 183 ,la cui produzione e’ stata spostata presso l’Irisbus in Francia  e ciò al fine di tutelare i fondi pubblici concessi al gruppo Fiat IVECO e di evitare danni erariali e vantaggi economici a detto gruppo.”