Avellino – Todisco a Foti: Svolta lontana

todisco“L’annunciata uscita dalla giunta dell’avvocato Caterina Barra in concomitanza con la sua pubblica presa di posizione contro la ventilata transazione sulla vicenda di Palazzo Sandulli solleva inquietanti interrogativi sul carattere della “svolta” che Foti annunzia per la città. Esprimiamo il profondo dissenso per una scelta di questo tipo”. E’ quanto sostiene Francesco Todisco, coordinatore provinciale di “Un senso alla nostra storia” nel Pd.
“In una condizione nella quale ai cittadini si richiedono sacrifici sotto forma di tasse esose ed incrementi di tariffe, si raggiunge un accordo di “peso” con determinati privati attraverso un compromesso che l’avvocatura e il dirigente preposto sembrerebbero non avallare e a condizioni per le quali non si comprende la convenienza del Comune a non continuare nelle procedure giudiziarie. Rispetto a una condanna a cinque milioni di euro per aver danneggiato i Sandulli opponendo un vincolo che sarebbe risultato inesistente, si accetterebbe un accordo su quattro milioni di euro, vicinissimo quindi alla pretesa della controparte. Ma c’è un altro punto oscuro: il Comune vuol pagare riconoscendo un errore, ma non si dice chi ha sbagliato e come e quando si avvii l’accertamento delle responsabilità dei funzionari e degli amministratori con le contestuali procedure di rivalsa. Non vorremmo che con tale transazione paghi la collettività e cadano nel dimenticatoio responsabilità puntuali, precise e ben identificabili. Caterina Barra, che sulla vicenda ha espresso dubbi pubblici, è un assessore che ha fatto il proprio dovere. Il Sindaco annuncia una nuova fase e dichiara che è il momento del ritorno della politica. Bene, ammette che finora di politica ce n’è stata ben poca e siamo compiaciuti che se ne sia accorto anche lui. Noi l’avevamo detto per tempo. Il punto è il significato che si vuol dare a questo “ritorno alla politica”. Tacitare qualche dissenso, accontentare qualche “mal di pancia”, nascondere ben definite responsabilità amministrative e giocare agli infiniti equilibrismi non ha nulla a che vedere con la politica. Anche questa vicenda della transazione “Sandulli” ci dice che il cammino per l’annunciato “ritorno della politica” è ben lontano”.