Economia – De Angelis(CC): “La città sta morendo. Bisogna intervenire prima che sia tardi”

confcommercioAvellino“La ricreazione è finita. L’economia irpina deve essere rilanciata non è più possibile perdere tempo . Le banche non erogano più soldi, l’economia è ferma perchè non ci sono più flussi ed i negozi sono costretti a chiudere”. Questo il quadro allarmante presentato stamane dal Giulio De Angelis, vicepresidente di Confcommercio Avellino.

Per risollevare la città – spiega –  è necessario che si costruisca insieme tra commercianti, associazioni, un progetto di rilancio per la città.Ma per farlo abbiamo anche bisogno delle istituzioni. Abbiamo bisogno che quest’ultime siano pronte ad ascoltarci. Sappiamo che il comune di Avellino ha problemi economici ed è proprio per questo motivo che chiediamo loro un colloquio corretto e proficuo che miri a ridare alla città quel ruolo di centro economico e commerciale della Campania che gli spetta”.

“Avellino – continua De Angelis - ha una posizione strategica importante ma allo stesso tempo ha una carenza di flussi motivata dalle scarse infrastrutture intelligenti c’è la necessità, ora più che mai, di riportare Avellino ad essere quella città produttiva, attrattiva, ricettiva ed ospitale di un tempo e convogliare in essa tutti i soggetti che sono interessati a vivere la nostra città”.

Ed è proprio per questo motivo che Confcommercio scende in campo con la creazione di momenti di ascolto tra le parti che portino al compimento di un progetto: “Noi un’idea ce l’abbiamo – conclude De Angelis – ma per avere validità nel tempo va confrontata, aperta e discussa. Le amministrazioni possono fare pure miracoli ma se non hanno idee non possono andare lontano. Io aspetto che il primo cittadino ci convochi per valutare insieme anche la nuova stagione amministrazione comunale. Avellino non può continuare a vivere in questo modo, bisgona ridare dignità alla città e lo si può fare solo se, comune, istituzioni, associazioni culturali, associazioni dei commercianti, sono pronti a collaborare insieme facendo rete”.