ACS – Il Prefetto chiama la Regione. I sindacati:”Soddisfatti ma bisogna andare avanti”

sindacati acsAvellino – Un nuovo tavolo con sindacati, lavoratori, vertici aziendali e regione Campania. Questo è il risultato ottenuto stamane dal tavolo convocato stamane presso la Prefettura di Avellino alla presenza dei sindacati e dei lavoratori dell’Alto Calore Servizi.

Nel corso dell’incontro i sindacati e rappresentanti dei lavoratori hanno rimarcato nuovamente le problematiche che ruotano attorno all’azienda e la necessità di risolvere quanto prima.

“E’ la prima volta che si fa uno sciopero dopo 80 anni – dichiara il segretario Filctem Cigil, Franco Fiordellisi – l’adesione dell’oltre 60% dei dipendenti è motivo di grande orgoglio per noi dato che l’azienda è stata sempre vista come una struttura molto politicizzata. Siamo soddisfatti che il Prefetto abbia capito e siamo pronti a vedere cosa accadrà. Intanto rafforzeremo le azioni di lotta e se la situazione non dovesse risolversi siamo pronti ad andare in Regione”.

“La Regione dovrà essere presente al tavolo che il Prefetto convocherà perchè – spiega il segretario generale della Cisl Irpinia-Sannio, Mario Melchionna – bisognerà decidere in che modo attuare interventi strutturali per le reti idriche che sono oramai ridotte ad un colabrodo che causa la perdita di acqua nel sottosuolo per oltre il 40%, bisognerà parlare di ricapitalizzazione della società che ormai ha acquisito oltre 100 milioni di deficit e non vogliamo che il debito ricada sui lavoratori. Se l’Acs al momento è ferma a questa somma è soprattutto grazie al lavoro dei lavoratori che hanno fatto anche oltre il loro dovere con turni massacranti e grande senso di responsabilità e passione per evitare che la situazione peggiorasse. Il problema è che l’azienda è stata sempre utilizzata come bancomat, come rampa di lancio per la politica e nessuno si è mai preoccupato di risolvere i problemi veri e oggi paghiamo le conseguenze. Spero che la vicenda ACS non venga utilizzata come argomento di campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali perchè non siamo più disposti ad accontentarci dell’impegno ma pretenderemo che il problema venga prima risolto e poi potranno venire a chiedere qualcosa”.