Immigrati – Nuovo incontro in Prefettura. Sessa: “Fare rete per affrontare l’emergenza”

incontro immigratiAvellino – Non c’è più tempo. L’emergenza immigrati deve essere affrontata e gestita nel più breve tempo possibile. Sono ben 470 i soggetti attualmente presenti in Provincia e dislocati in soli otto comuni irpini ed il peso di gestione dell’emergenza inizia a farsi sentire in specialmodo per i comuni, come Mercogliano e Monteforte, che in questo momento si vedono con poco più di duecento profughi stipati in strutture ed abitazioni e si teme che con l’arrivo di nuovi soggetti si avrà il collasso del sistema.

Se si vuole gestire al meglio questa situazione serve l’aiuto di tutti” spiegano i comuni presenti al tavolo convocato stamane dinnanzi al Prefetto,  Carlo Sessa che ha visto la partecipazione dei sindacati, dell’Asl e associazioni di volontariato al fine di trovare, insieme, la soluzione migliore a quest’emergenza che, almeno per il momento, non è destinata a rientrare.

Il quadro della situazione solleva alcune importanti problematiche da quella dell’assistenza sanitaria, che oltre a dover essere costantemente garantita deve affrontare il problema dell’identificazione degli immigrati ( attraverso l’utilizzo del codice STP – straniero temporaneamente presente) al fine di consentire ai medici di base di poter prescrivere medicinali, a quelle relative ai casi di sovraffollamento da gestire in maniera repentina al fine di evitare casi di promiscuità ed i problemi, già denunciati nel corso della scorsa riunione da parte dei sindacati, relativi ai ticket giornalieri che sono soggetti a speculazione e della preoccupazione generale da parte dei cittadini che si teme possa sfociare in tensioni tra le parti.

Intanto, l’emergenza viene affrontata con mezzi ordinari che a detta del prefetto Sessa: “Se correttamente gestiti possono una dare buona risposta. Con oggi abbiamo fatto nuovamente il quadro della situazione analizzando criticità e proposte che se portate avanti daranno una mano in più alla gestione dell’emergenza. Solo facendo rete – continua – è possibile rispondere a problematiche del genere”.

Ai sindacati il compito di redigere, con l’aiuto delle associazioni e dei comuni, un progetto che miri all’individuazione di attività atte all’intrattenimento degli immigrati. Mentre è stato già data disposizione per un nuovo bando di gara al fine di individuare nuove strutture idonee all’ospitare futuri nuovi ingressi. Già cinque i concorrenti che hanno dato disponibilità e che saranno al più presto valutate. Anche Napoli si sta attivando al fine di trovare nuove strutture in Irpinia e non solo, attraverso l’istituzione di un tavolo che miri alla ricerca di strutture atte a creare punti raccolta per ospitare in prima battuta queste persone. Ad Avellino sembrerebbe esserci la disponibilità di una struttura che andrà ad ospitare minori ma al momento, a detta del Prefetto Sessa, è ancora tutto da definire.

Al vaglio del Prefetto anche il dossier presentato stamane dalla Cgil in cui si evincono le problematiche sollevate anche nel corso dell’audizione: “Da queste schede – sottolinea il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello - si denota come la convenzione non viene rispettata. Prendo atto della disponibilità da parte del Prefetto di verificare quanto abbiamo scoperto e mi auguro che siano di riferimento per risolvere nel miglior modo possibile queste criticità al fine di consentire a chi viene da noi di vivere dignitosamente nel nostro territorio. Non vogliamo essere visti come controllori, o peggio ancora, come spie, noi ci preoccupiamo che queste persone siano trattate come noi”.

Pronta a dare una mano anche la Caritas di Avellino: “Sicuramente come diocesi ci metteremo in campo valutando alcune strutture che fanno capo al nostro territorio e a breve daremo le nostre disponibilità – afferma Carlo Mele della Caritas – E’ tuttavia importante lavorare su quella che è l’esperienza di comunità che deve essere informata al meglio senza notizie devianti in modo tale da affrontare al meglio l’emergenza ed evitare conflitti e tensioni“. 

E proprio sull’evitare conflitti e tensioni il Prefetto Sessa, prima di rinviare il nuovo incontro per il prossimo 8 ottobre, rivolge un invito alla cittadinanza: “ E’ importante che i cittadini sappiano che questi soggetti non corrono rischi sanitari e che le spese di mantenimento non sono assolutamente a carico del comune, anzi, se riusciamo a portare in porto le iniziative emerse questa mattina i comuni ne potranno trarre solo vantaggio”.