CISL IRPINIASANNIO – Melchionna: ” Articolo 18 specchietto per le allodole, i problemi sono altri ”

10254981_10204584537003063_5777890694692225207_nAvellino – Marinella Sgambato e Antonio Compare, rispettivamente segretari CISL di Avellino e Benevento, insieme al segretario capo Mario Melchionna vanno a completare la squadra di CISL IRPINIA SANNIO la quale ha come obiettivo il rilancio della Campania nel panorama italiano e di porre fine una volta per tutte ai soprusi che siamo costretti a subire giorno dopo giorno in questo scenario deprimente che al giorno d’oggi regna sovrano nel meridione italiano.

“ Noi siamo un sindacato che agisce di fatto oltre che con le parole – esordisce Melchionna ai microfoni della stampa – siamo la seconda struttura d’Italia che apre le porte al cambiamento e alla giovinezza “.

LEGGE JOBS ACT – “ Di concreto quest oggi si registra bene poco. La famosa legge Jobs Act parla di argomenti importanti e tali argomenti sono stati proposti proprio dal sindacato. Purtroppo ci sono anche dei punti contestabili come l’invettiva della telecamera 24 ore su 24 in un’azienda in modo che il datore di lavoro può supervisionare costantemente il suo dipendente. Ciò è a dir poco scandaloso in quanto è inconcepibile lavorare in un clima di continuo esame “.

ARTICOLO 18 – “ L’articolo 18 è lo specchietto per le allodole perché si fa voce su questa questione per evitare discorsi seri. Oramai tale articolo è soltanto una nota che si trova sullo statuto dei lavoratori in quanto annualmente si registrano al massimo 3-4 cause a tale voce. Renzi vuole introdurre delle norme che non sono di crescita ma di sfruttamento per le regioni meridionali in quanto finora non ha speso un euro a riguardo ma, al contrario, ha lasciato tali vicende nel pentolone del dimenticatoio.

Il nostro Premier ama agire nell’ombra e come Berlusconi nel 1994 ci parla dell’articolo 18 in modo da creare scompiglio e distaccare l’attenzione da i veri problemi, ai quali comunque lui non ha risposta. Se il lavoro non c’è chi dobbiamo tutelare? “.

DISOCCUPAZIONE -  “ Al giorno d’oggi c’è un indice di sfruttamento assurdo, circa il 42 % e la disoccupazione globale si aggira intorno ai 3 milioni di persone.

Ad Avellino si registra il 17,9 % di disoccupazione e l’intera Campania è al 30%.  La provincia che ha subito più la crisi è Benevento, segue Napoli, Salerno e in ultimo appunto Avellino “.

AZIENDE – “ Le aziende non chiamano i giovani iscritti al servizio di Orientamento e Formazione Europeo perché preferiscono contattare ed assumere altri ragazzi e proporre tirocini, classico modus operandi all’italiana … si pensa una cosa e se ne fa un’altra “.

SUICIDI – “ Più di dirlo fino alla nausea io non posso fare. Ci sono tanti soldi che si buttano nel sociale ma non si riesce ad aiutare chi ne ha veramente bisogno e ci sono, purtroppo, cittadini come pensionati, gestori d’imprese, ecc che sono costretti a compiere l’insano gesto.

La CISL ha deciso di andare a fondo della questione e di discutere con l’Azione Cattolica, la Caritas, i vescovi, i preti e qualsiasi altro organo clericale per risolvere tale problema. Anche solo ascoltare i crocevia che i cittadini sono costretti a vivere ogni giorno è un inizio e noi dobbiamo essere li per sostenere chi ha bisogno “.

PIATTAFORMA LOGISTICA – “ Il nostro sotto-segretario Del Basso in questo momento sta parlando a Roma con i politici ed in serata avremo la risposta se ci sarà o meno un impegno sulle nostre richieste, ossia la nascita della stazione Irpinia. Noi ci auguriamo che i nostri parlamentari possano far prevalere le nostre ragioni, se così non sarà siamo messi davvero male in quanto la tratta NAPOLI-BARI non passerà più per l’Irpinia e noi che abbiamo dato le colpe alla regione Campania per anni dovremo ricrederci perché il responsabile di tutto ciò è il governo.  Nell’aria di Valle Ufita si creerà lavoro non contrapposizione con Benevento, semmai sinergia. E’ una piattaforma di stoccaggio che può solo migliorare il SUD. In caso di risposta negativa bisogna occupare l’autostrada, sembra un paradosso in quanto si andrebbe a bloccare una cosa che si vuole ma è l’unico modo per manifestare il disagio e per essere presi in considerazione.  Non è possibile che il pesce grosso mangi sempre il pesce più piccolo , è ora che questa realtà cambi una volta per tutte“.

IRISBUS – “ Anche su questo punto siamo arrivati alla fine della telenovela. Nei prossimi mesi, fino a Gennaio ci auguriamo, si provvederà all’organizzazione della nuova gestione. Il ministero da segnali positivi e per Gennaio, ribadisco, si darà il via ad una nuova azienda che potrà godere di nuove tecnologie e i lavoratori, restati in forza alla IRISBUS in cassa integrazione, potranno essere riassunti e frequentare dei corsi di specializzazione per apprendere le tecniche da utilizzare per avere dimestichezza con i nuovi materiali “.