Castaldo e Comi rilanciano l’Avellino, Lupi secondi in classifica

Comi-474x250Avellino – Quando si dice che le scelte sagge portano profitto. La carta Comi, subentrato ad uno scadente Pozzebon, si è dimostrata vincente e nella ripresa l’Avellino ha cambiato pelle sbranando un avversario che nonostante il blasone superiore non ha mai dimostrato cenni di grande calcio. Il morso di Castaldo e il tocco di genio (velo) che manda in porta il centravanti ex-Varese riparano l’intervento sciagurato di Bittante che costa il momentaneo svantaggio ai Lupi. Tale vittoria è un segnale imminente di forza. Chiunque credi che l’Avellino si sia smarrito dovrà rivedere le sue supposizioni … al Partenio si paga dazio!

IN CAMPO.  Rastelli  cambia registro in virtù della condizione non proprio al top del Livorno e rispolvera il  4-3-1-2 (modulo adoperato in alcune occasioni in Lega Pro) con Soumarè in veste di rifinitore ed il tandem inedito Castaldo-Pozzebon. In opposizione ai Lupi mister Gautieri giunge in terra irpina con un 4-3-3 sostenuto dal tridente Cutolo-Vantaggiato-Surraco.

SFORTUNA.  L’avvio positivo dei Lupi dura solo 14’, sufficienti per passare in svantaggio. Dal sinistro di Zito che scalda i guanti di Mazzoni (8’) si passa all’autogol di Bittante, il quale non smentisce il suo andamento negativo in campionato, che su una pennellata di Cutolo verso l’aria irpina fa bene la diagonale ma interviene di testa in maniera sciagurata battendo Gomis.

REAZIONE.  L’Avellino, come contro il Latina, non si abbatte e si getta in avanti  creando non pochi problemi alla retroguardia granata. Castaldo, perennemente il migliore dei Lupi, è il più pericoloso; al 27’ aggancia in area una palla difficilissima pennellata da Soumarè, fa fuori la marcatura ed appoggia per Pozzebon ma l’ex-Olbia si fa murare da Ramos. Dieci minuti dopo, sempre Castaldo, raggira Moscati e si accentra in area provando la conclusione da posizione defilata, Mazzoni smanaccia ma nessun irpino riesce ad arrivare sulla sfera per concludere in rete il tap-in.

ANCORA LUI.  Nella ripresa l’Avellino alza il baricentro e con l’ingresso di Comi, subentrato ad un evanescente Pozzebon, l’attacco ha più peso; infatti al 60’ su pennellata di Schiavon l’ex-Reggina stacca più alto di tutti e fa la sponda a Castaldo che da un passo non sbaglia siglando il pareggio.

Un giro di lancette e il copione si ripete; Schiavon in contropiede si avventa verso l’aria ospite e giunto al limite dell’area fa partire un siluro che viene disinnescato da Mazzoni con un prodigio, sulla respinta si avventa Castaldo come un falco ma l’estremo difensore ospite fa gli starordinari e di piede riesce a negare la gioia della doppietta al bomber ex-Stabia e Nocerina.

APOTEOSI.  Quando si dice che le scelte giuste alla fine portano profitti. L’ingresso di Comi ha un impatto travolgente sulla gara in quanto oltre a fare da torre per il pareggio di Castaldo, allo scadere (88’) sfrutta su un calcio piazzato di Zito il velo geniale di Castaldo e con una zampata da centravanti di razza batte Mazzoni portando in vantaggio i Lupi e facendo esplodere il Partenio in un boato folgorante.

Finisce così, grande prova di forza e di carattere da parte di un Avellino che ha saputo combattere contro la sfortuna, risalire la china e conquistare una vittoria importantissima che da un chiaro segnale alle altre compagini, la troupe di Rastelli non fa sconti ed è seconda in classifica da sola … al Partenio non passa lo straniero!

di Michael Mambri