Caso Cardarelli – Abbate “La struttura non venga destabilizzata a causa delle divergenze”

audizione cardarelliNAPOLI – Si è tenuta questa mattina in Commissione Trasparenza del Consiglio Regionale, presieduta dall’onorevole Giulia Abbate (PD), l’audizione delle rappresentanze sindacali e della dirigenza amministrativa dell’ospedale Cardarelli di Napoli, sollecitata dalla consigliera Anna Petrone. Erano presenti i consiglieri Angela Cortese e Luciano Schifone.

Al tavolo della presidenza è stata posta dalle rappresentanze sindacali dei medici la questione della riorganizzazione dell’azienda e dei bandi per la selezione, sottolineando la scarsa trasparenza che avrebbe connotato questi momenti, nonché il carente coinvolgimento nei passaggi concertativi propedeutici agli stessi. Una prima delibera dell’Amministrazione era stato oggetto di ricorso e di successiva bocciatura del Tar. Recentemente la dirigenza ha riaperto i bandi indicando dei criteri di selezione, contestati fortemente dalle rappresentanze sindacali dei medici. Questi ultimi ritengono lesa la dignità professionale di quanti hanno finora garantito qualità di servizi sanitari anche ad alta specializzazione, tra cui la centrale operativa del 118 e le neuroscienze.

La dirigente generale Patrizia Caputo ha sostenuto di aver seguito nella nuova deliberazione quanto previsto dalle norme vigenti, respingendo le accuse della parte sindacale. Ha sottolineato inoltre come i tagli alla sanità non consentono di mantenere lo status quo, pertanto l’azienda è costretta ad una forte azione di riordino chiesta dalla struttura commissariale regionale.

“Vista l’inconciliabilità delle posizioni espresse – ha chiesto la presidente Abbate – auspico che le parti possano riprendere immediatamente un confronto sereno e la discussione con i sindacati, nel rispetto delle funzioni di ognuno, ma con la consapevolezza che lo stallo attuale rischia di destabilizzare una struttura che si occupa della salute dei cittadini campani”.

I presenti hanno accolto la proposta dell’onorevole Abbate e hanno assicurato l’impegno a riaprire il dialogo.