Vergara fa da Davide al Golia Latina, Avellino ribalta il Francioni e sfatà il tabù

vergaraLatina – Nel X secolo a.C. nelle terre del Terebinto il gigante Golia (filisteo) terrorizzava gli accampamenti ebrei e nessuno osava affrontarlo per via della sua stazza e potenza. Davide, guerriero e musicista, pur conscio della divario che c’era tra lui ed il possente colosso accettò la sfida lanciatagli dal filisteo e semplicemente usando una fionda riuscì a colpire Golia in piena fronte con un sasso facendolo crollare al suolo esanime. Dopodichè l’ebreo si avvicinò al cadavere e lo decapitò proprio con la spada dell’avversario mostrando al proprio popolo l’impresa.

Come nel libro di Samuele anche il calcio ci insegna che per quanto forte e possente possa essere un nemico, c’è sempre un modo per sconfiggerlo … è il caso dell’Avellino che con un ribaltone straordinario sfata il tabù del Domenico Francioni mettendo a segno la prima vittoria esterna della stagione e scacciando per sempre i fantasmi di Cittadella.

SUBITO LATINA. Gara elettrizzante nel Lazio con i padroni di casa che passano in vantaggio con Sforzini dopo soli 6’. L’ex di turno prima si divora un gol già fatto a tu per tu con Gomis (2’) poi si fa perdonare realizzando un tap-in nato sugli sviluppi di una punizione dal limite che non viene trattenuta dall’estremo difensore irpino.

ORGOGLIO.  L’Avellino sembra non aver accusato il colpo e gioca a testa alta diventando pericolosa in più occasioni. Ci prova Kone (20’) e Schiavon (23’) ma ambedue le conlusioni non hanno fortuna. Sulla conclusione di quest ultimo nasce un corner dal quale Castaldo insacca ma l’arbitro ferma il gioco per via di una posizione sospetta di fuori gioco di Arrighini.

NUOVA TATTICA.  Dopo soli 25’ termina la partita di Arrighini, davvero molto spaesato, e subentra Comi il quale va ad affiancare Castaldo in avanti. Nuovo assetto per l’Avellino che può contare sui cm e sulla forza fisica del centravanti milanese.

Dai e dai che il gol arriva ed infatti al 43’ Castaldo, su traversone di Pisacane, ruba il tempo a Rossi e batte Di Gennaro sul primo palo.

JACKSON OH YES!  Nella ripresa la musica non cambia. Il Latina pur inserendo tutto il potenziale offensivo  a disposizione come Paolucci e Doudou non riesce a sfondare il muro irpino il quale difende senza sbavature e quando attacca fa male.

Al 66’ arriva il colpo di scena. Visconti (subentrato ad un esausto Zito) calcia una punizione insidiosa che costringe Di Gennaro alla respinta, sul tap-in si avventa Vergara che insacca realizzando la rete del 2-1 all’esordio in campionato.

RISCATTO GOMIS.  Vantaggio irpino sicuramente inaspettato, ma meritatissimo. Rastelli corre ai ripari ed inseriscre Bittante per Pisacane modificando ancora una volta l’assetto tattico. Chiosa e Vergara centrali, Visconti e Bittante terzini; in mediana Arini e Kone e sugli esterni Schiavon e Regoli; davanti sempre Castaldo- Comi. 4-4-2 per difendere tre punti fondamentali in vista dell’assedio finale, già previsto.

La reazione del Latina, infatti, non si fa attendere. La formazione di Beretta spinta dall’indemoniato Crimi tenta il tutto per tutto ed al 78’ quasi pareggia con Paolucci che di testa sfrutta il cross dell’ennesima percussione da sinistra di Crimi ma stavolta Gomis risponde presente ed in tuffo devia in corner salvando il risultato.

IMPRESA.  Finisce così, prima vittoria esterna e lezione di grande calcio ad un avversarsio di primo ordine. L’Avellino subito sotto non perde la testa e riesce a reagire con orgoglio e determinzione portando a casa tre punti pesantissimi, perché conquistati su uno dei campi più difficili della serie B. Convince Comi, bravo Rastelli a farlo entrare, Schiavon e Pisacane da applausi e Kone sta crescendo … ora verso Frosinone, Chapeau!

di Michael Mambri