Uil – Simeone: “nulla di fatto al tavolo dello sviluppo”
Il Segretario della UIL Avellino Benevento Luigi Simeone a seguito del verbale inviato dalla Regione Campania per l’incontro del 12 settembre scorso dichiara: “La sintesi della riunione del Tavolo per lo sviluppo tenutasi in Regione Campania nonostante lo sforzo dei dirigenti regionali nella stesura del verbale pervenuto alla scrivente, non fa ragione di quanto accaduto, ne tanto meno esprime in maniera veritiera il clima in cui si è svolto l’incontro”.
Non c’è volontà di alimentare discussioni sterili, ma i contenuti del verbale lasciano chiaramente intendere che, come sostiene Simeone, nulla è stato sostanziato per gli interessi del territorio, e come le questioni “vere” poste in discussione ormai da mesi non solo non hanno avuto risposta ma neanche ne hanno fatto immaginarne alcuna:
- “La proposizione della piattaforma logistica è stata oggetto di “autorizzazione alla promessa” da parte della Presidenza della Giunta, per voce del Presidente del Consiglio Regionale: un po’ poco per affermare qualcosa di sensato;
- Dell’elenco dei soldi “dispensati” con aree di crisi e accelerazione della spesa abbiamo già detto circa la perplessità per l’utilizzo e la frammentazione, senza sottacere che tutta l’Irpinia e valsa meno di Airola, per le aree di crisi!
- Circa l’individuazione dell’Alta Irpinia per il progetto pilota abbiamo registrato solo considerazioni di annunci nel corso di convegni, ma nessuna formalizzazione ne dichiarazione formale!
- Stesso dicasi per gli interventi per le Aree industriali”.
E così continua Simeone: “Per il resto delle cose parzialmente riportate nella nota del verbale, o si tratta probabilmente di iniziative di singoli che sicuramente sono importanti per chi le pone e forse anche per chi le potrebbe gestire, ma non sono per nulla nella logica di uno sviluppo pensato e disegnato comunemente per un territorio che ha bisogno di una visione eclettica e generale. Il tavolo orfano del Presidente non ha registrato nessuna risposta alle sollecitazioni circa lo “scippo della Alta capacità” , la mancanza per l’Irpinia di “ risorse vere e nuove nello Sblocca Italia” della crisi industriale di “ Irisbus, di “Isochimica” o della crisi del “ comparto dei trasporti su ferro” che ha abbandonato totalmente il territorio, insomma nulla di tutto ciò che per lo sviluppo si dovrebbe fare, senza correre il rischio di essere utilizzati quale amplificatore in momenti particolari come quelli elettivi di queste ore e di questi mesi”.
Infine Simeone conclude: “Il tavolo dello sviluppo ha forse esaurito la sua corsa per mancanza di energie e per chiara distonia funzionale, quello che doveva essere un luogo e uno strumento di buone prassi, per individuare e condividere scelte e strategie, è diventato luogo di alibi, di annunci e finanche di richieste indirizzate a piccoli orizzonti che anche se importanti in momenti di crisi non possono appartenere a chi ha affidato al tavolo la prospettiva degli interessi generali di un territorio. Le Organizzazioni Sindacali devono comporre apertamente la “VERTENZA IRPINIA” riassumere la piattaforma territoriale che segni un percorso di rivendicazione, di denuncia e anche di proposta che non può essere ulteriormente imbrigliato da nessun “tavolo o patto”. Questo non va definitamente abbandonato ma deve necessariamente tornare ad essere luogo di confronto, strumento a cui riferirsi per verificare volontà comuni e operare scelte strategiche, ma mai occasione di commistione di responsabilità e confusione di ruoli e funzioni, solo per dilatare i tempi delle decisioni e confondere le responsabilità”.