Avellino – ” Verso Latina per sfatare un tabù “. Questo l’imperativo di Massimo Rastelli pronto ad affrontare, forse, una della sfide più dure di questo campionato. L’andamento iniziale dell’Avellino, almeno per il momento, non convince. Gara vinta al fotofinish all’esordio contro la neo-promossa Pro Vercelli; subito dopo il cappotto al Tombolato di Cittadella ed un misero 0-0 contro lo Spezia ove i Lupi devono ringraziare l’oggetto del desiderio del mercato estivo Ardemagni che dagli 11 m graziò l’Avellino sparando la sfera alle stelle.

” Or incomincian le dolenti note a farmisi sentire “ per dirla alla Dante – ma il tecnico di Scafati è sereno. Ha ribadito più volte che la squadra deve ancora smaltire le fatiche della pesante preparazione ma che verrà fuori, al più presto Rasty spera, e anche noi …

D’altronde non bisogna fasciarsi la testa prima di rompersela e magari a Latina si vedrà un altro Avellino. Dal punto di vista tattico sicuramente in quanto Ely è squalificato, Chiosa in permesso e Filkor, D’Angelo e Fabbro fermi ai box per infortunio. Per il centrocampista d’Ascea il referto medico parlo chiaro: tallonite!

Tale emergenza porterà il trainer biancoverde quasi sicuramente ad una variazione di modulo, già studiata e provata in allenamento, che potrebbe vedere un Avellino schierata con un 4-3-3 o un 4-4-2.

Sicura sarà la presenza di Vergara, giovane promettente che si piazzerà al centro della difesa e forse anche davanti ci sarà qualche variazione. Dopotutto è l’anno delle scommesse, Pozzebon stia pronto …