Regione – I cosentiniani: pronti a sostenere De Luca

Vincenzo_De_Luca_homeNAPOLI — Si sentono un po’ come i famosi straccioni di Valmy, tanto cari all’indimenticato presidente Francesco Cossiga. L’entusiasmo rivoluzionario è lo stesso, lo spirito di rimonta anche e persino l’indisciplina organizzativa sembra appartenergli. Si dicono in dissenso con la linea politica del governatore Stefano Caldoro e su questi presupposti, dopo aver dato vita alla costóla cosentiniana di Forza Campania, vorrebbero gettare un ponte per ricongiungersi al sindaco di Salemo, Vincenzo De Luca, già corteggiato dal consigliere regionale de La Destra, Carlo Aveta, per il quale il primo cittadino addirittura rappresenterebbe la vera candidatura alternativa a Caldoro. Oggi a tendere la mano a De Luca c’è anche Vincenzo D’Anna, il vicepresidente del gruppo Gai al Senato (che da mesi si batte per la scarcerazione dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, sottoposto a detenzione preventiva perché accusato di essere il riferimento politico del clan dei casalesi) a capo di una schiera non proprio numerosissima, ma insidiosa, di scontenti del centrodestra e strenuo sostenitore deH’europarlamentare di Forza Italia, Raffaele Fitto. «Voglio sperare che il sindaco di Salerno — dice — non abbia pregiudizi verso di noi, dato che pur non avendo gestito nulla, ma per il semplice fatto di non appartenere a cerchi magici e ad evanescenze varie, siamo considerati malfidati. Siamo pronti con una nostra lista di candidati: personalità della società civile e del mondo delle professioni. Elaboreremo un programma e un simbolo all’inizio di ottobre. Raffaele Fitto verrà m Campania per alcuni appuntamenti politici e per avviare anche qui una serrata battaglia di legittimazione democratica. Le nostre priorità programmatiche — spiega il parlamentare — coinvolgono i trasporti, l’uso senza sprechi dei fondi europei, il rilancio delle aree interne e la necessità di fissare regole certe per la designazione degli incarichi nelle società partecipate. Certo, siamo di centrodestra, ma soprattutto liberali e non possiamo morire per il solo fatto che il presidente Berlusconi avrebbe deciso di accorciare la corda e di trattare delle sue questioni direttamente con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi». De Luca, da parte sua, ha già respinto l’ipotesi di un avvicinamento a Caldoro («Io tendo la mano a tutti — ha ribadito durante il suo intervento, sabato scorso, alla Festa de L’Unità di Cesa, vicino ad Aversa — ma sul piano dei risultati di governo ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Chi ha prodotto solo fumo con la manovella per cinque anni non può essere un alleato politico»). Nella stessa occasione, a Cesa, il sindaco di Salemo ha ammorbidito i toni, facendo riferimento alle inchieste giudiziarie che coinvolgono Cosentino e l’ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro: «Da me non sentirete mai una parola su queste vicende perché al di là del profilo giudiziario esse nascondono drammi umani e sofferenze familiari. Piuttosto, è Caldoro che è stato eletto con i voti di Cosentino e di Cesaro e ora fa fìnta di non conoscerli». Il sindaco, che tra l’altro ha spiegato di essere in attesa della data delle primarie per la scelta del candidato governatore di centrosinistra, ha quindi confermato la sua volontà ad aprire all’apporto di liste civiche e movimenti: «Niente strumentalizzazioni ideologiche, vi è una larga fascia di elettorato che se ne infischia dei partiti. Per me esistono due discriminanti imprescindibili per stringere alleanze: la prima, che impone di tracciare una linea di demarcazione netta contro i clan e gli affari della criminalità organizzata; la seconda, respingere ogni tentativo di mercato politico. I problemi della Campania sono talmente gravi che chi governerà dovrà buttare il sangue dalla mattina alla sera per tentare di risolverli». 

Fonte Corriere del Mezzogiorno