Avellino – Festa de l’Unità nel ricordo di Berlinguer

festa unità 13 09Avellino - Il Circolo Pd “Vittorio Foa” di Avellino, in quella che è la sede storica delle feste de l’Unità nella Città capoluogo, ovvero la Villa Comunale in Corso Vittorio Emanuele, sta vivendo in questi giorni la sua terza festa democratica. E’ nel 1951 che a Bologna ci fu la prima edizione della Festa de l’Unità, festival poi organizzato periodicamente in numerosi comuni d’Italia dal Partito Comunista Italiano, dal Partito Democratico della Sinistra, dai Democratici di Sinistra e dal Partito Democratico.

E questa sera si è svolto il dibattito «30 anni dopo Berlinguer, nella crisi della coesione sociale». A contestualizzare il messaggio di Berlinguer nel momento storico presente c’erano Lucio Fierro, Claudio Riccio, Domenico Gallo ed Andrea Ranieri. Ad introdurre i lavori il segretario del circolo Giovanni Bove e, come moderatrice, la consigliera comunale Nadia Arace, i quali hanno sottolineato anche la collaborazione della Fondazione Gerardo Chiaromonte per la realizzazione dell’iniziativa. La crisi economica è stata al centro delle riflessioni, proprio per l’impatto che ha avuto su tutti i popoli, svilendo i diritti dei lavoratori e la coesione sociale, causando anche un precariato esistenziale.

Berlinguer non va trasformato in un santino che non dà fastidio a nessuno. Fu un uomo politico che scelse di stare da una parte sola anche quando volle unire il Paese  - ha affermato Lucio Fierro, rappresentante del berlinguerismo campano -oggi quando usciremo dalla grande crisi internazionale l’Italia sarà ridimensionata e le soluzioni di prima non valgono oggi. La lettura più giusta dell’austerità è quella di un diverso meccanismo di sviluppo. La sinistra è debole politicamente e culturalmente quando accetta come una strada possibile quella del mercato: la proposta dello sviluppo zero significa condannare il mondo. Resta ancora attuale la provocazione di Berlinguer non raccolta dalla sinistra mondiale”. Enrico Berlinguer è ricordato come segretario generale del P. C. I. dal 1972 al 1984 e principale esponente dell’Eurocomunismo (progetto politico-ideologico di un marxismo intermedio al leninismo e al socialismo).

La parola austerità usata da Berlinguer aveva significato diverso da quella della Merkel, e anche la parola socialismo fu contaminata e perse di senso. Austerità aveva una dimensione ecologica - ha dichiarato il magistrato Mimmo Gallo - oggi è garantita la concorrenza più sfrenata. Da istituzioni al servizio della società i partiti si servono del consenso per lasciarsi servire. Davanti la crisi dei partiti la risposta fu il sistema maggioritario per rafforzarli, demolendo così gli istituti della democrazia rappresentativa. Necessaria, allora, la capacità di comprendere dove si è sbagliato. Il potere finanziario non accetta la democrazia: vuole governi forti e parlamenti muti, altrimenti non si possono imporre politiche”

“Austerity è il primo articolo di una costituzione europea non scritta. Essa è imposta e non proposta - ha dichiarato Claudio Riccio, candidatosi nella lista Tsipras – c’è forte disuguaglianza sociale che si è acuita in questi anni. Così abbiamo come vice di Junker due figure in continuità con ciò che già c’era: un inglese lobbysta (controllo sui mercati finanziari) e un finlandese che ha imposto di ipotecare il Partenone. Sui rifiuti e l’ambiente non servono solo toppe, ma inversioni. Perciò c’è l’esigenza di una dimensione collettiva per ambire a cambiare il tutto”.

“Quando il capitalismo attraversa una crisi come questa la sinistra non doveva perdere la voce. Bisogna allora costruire i luoghi per rompere il silenzio - ha detto il senatore Andrea Ranieri, collaboratore del progetto Luoghi idea(li) - l’austerità è contro l’austerity: la prima dice che di fronte ad una crisi visibile del capitalismo bisogna pensare una società diversa cambiando la scala dei valori (non riducendo la questione della povertà al consumismo), la seconda, invece, tira la cinghia per far riprendere la crescita. Non userei più la parola crescita (meccanismo puramente economico che misura su variabili quantitative), ma sviluppo (misuratore del benessere delle persone, non solo del reddito, ma paesaggio, cultura, beni comuni). Finanza e crescita sono diventati dogmi neutri a scapito della democrazia. Da quando si è tutti riformisti non ci sono state riforme. Prima si era riformatori. La  finanza internazionale chi è? Il film Pretty Woman è attuale perché presenta una visone astratta del denaro e dell’amore. Fa riflettere il personaggio interpretato da Richard Gere: la concretezza dell’amore porterà a quella del lavoro, impedendo di far vincere lo sfruttamento degli operai e la chiusura delle fabbriche. La speculazione finanziaria si può combattere anche oggi se il partito orna a difendere valori ed interessi”.