Patto per lo Sviluppo – Venerdì l’incontro con Caldoro. I sindacati “Fatti o pronti alla mobilitazione”

sindacatiAvellino – “Ci auguriamo che venerdì si concluda qualcosa. Non siamo più disposti ad ascoltare chiacchiere: Vogliamo i fatti”- Questo il pensiero unanime di Cgil, Cisl e Uil sull’incontro a Palazzo Santa Lucia fissato per venerdì prossimo per discutere, dopo quasi un anno, del Patto per lo Sviluppo.

“Finalmente – commenta Vincenzo Petruzziello segretario generale della Cgil – dopo tante sollecitazioni venerdì Caldoro ci incontrerà. Mi aspetto che gli impegni presi sulla questione trasporti, sanità, banda larga, isochimica, reti idriche, irisbus vengano rispettati e che non si tratti del solito incontro informale che non ci porta da nessuna parte. Abbiamo bisogno di certezze e se questo non accadrà siamo pronti alla mobilitazione”.

Non andiamo a chiedere nulla – continua Luigi Simeone segretario generale della Uil – ma ci armeremo di pazienza e aspetteremo i fatti perché è ora di farla finita con gli annunci. Il tavolo del Patto è uno strumento importante, necessario, affinchè ciascuno faccia la sua parte”.

“Speriamo che non siano spot elettorali – evidenzia il segretario generale della Cisl Irpinia-Sannio, Mario Melchionna – Mi auguro che ci siano risposte concrete rispetto alle questioni concrete che noi abbiamo posto come territorio irpino, come tavolo per lo sviluppo. La presenza nell’ultima riunione in provincia di Martusciello e Foglia ci ha garantito che venerdì avremo risposte vere ma sarà l’ultimo appuntamento con Caldoro sulla questione di sviluppo dell’Irpinia. Se Caldoro passerà dagli annunci ai fatti con finanziamenti certi e risposte certe sulla stazione Hirpinia in valle ufita, sul progetto pilota per le aree interne, sulle reti idriche, sulla bonifica dell’ex isochimica e su tutte le altre questioni si potrà continuare ad avere un rapporto di dialogo e di confronto con la Regione, altrimenti faremo le nostre valutazioni per capire se andare avanti con questa Regione che è al termine della sua legislazione o attendere la nuova Regione ma non staremo fermi. Io – conclude - bypasserò direttamente la Regione dialogando direttamente con ministeri competenti e governo nazionale insieme con le nostre segreterie nazionali del sindacato, i rappresentanti componenti il tavolo istituzionali e probabilmente porteremo a casa risultati maggiori di quanto ha fatto finora questa Regione”.