Consiglio Comunale (Av) – Dibattito su addizionale Irpef e aliquote Tasi
Avellino - Si è riunito questo pomeriggio il Consiglio comunale, dopo la pausa del mese di agosto. Due sono state le Interrogazioni prima delle ore 17.00: quella di Palumbo che ha riportato luce sulla vicenda dello stabile del falegname D’Agostino, e poi quella di Cicalese che si è focalizzato sul Mercatone e sul sottopasso (richiedendo se si è in contatto con l’A. N. AC.), ma anche sul sistema di telecamere in città che, se attivate come vorrebbe l’assessore Ruberto, richiedono personale di vigilanza. Il vicepresidente del Consiglio Pericolo, quindi, ha annunciato che ai due consiglieri sarà data risposta scritta in merito.
I lavori dell’Assise di Piazza del Popolo, poi, sono proseguiti con la presa d’atto dell’ accordo di Programma sottoscritto tra la Regione Campania e la Città di Avellino il 17 luglio scorso relativo alla rimodulazione del P.I.U. EUROPA. L’argomento è passato con i voti favorevoli della maggioranza (19 si), e contraria l’opposizione (10 no). Prima della votazione, però, Preziosi ed Ambrosone hanno chiesto chiarimenti al segretario Tedeschi, il quale ha detto: “l’accordo di programma va approvato tutto. La determina ha improvvidamente anticipato un atto del Consiglio comunale che io ho contestato. Non so dire qual’è il provvedimento d’autotutela, ma l’atto dirigenziale potrà essere annullato anche domani”. G. Giordano non ha gradito tale risposta generica e ha sostenuto che i dirigenti non hanno fatto bene il proprio lavoro perché essi non mettono in condizione i consiglieri di decidere serenamente. Anche Petitto ha concordato, segnalando che essi sono sempre quasi tutti assenti in Consiglio (oggi c’era solo il Dott. Gianluigi Marotta per eventuali chiarificazioni). Così Tedeschi ha dovuto telefonare l’Ing. Napolitano che ha fatto sapere che la determina è stata annullata in autotutela.
Quindi il Consiglio è passato alla trattazione del terzo punto all’ordine del giorno: la determinazione Aliquota Addizionale Comunale all’imposta sui redditi (Irpef) con approvazione del relativo Regolamento per l’anno 2014. Respinte dalla maggioranza le due pregiudiziali sollevate dal consigliere d’opposizione Costantino Preziosi (una riguardante la mancata dichiarazione di motivata urgenza e l’altra sul regolamento che, poi, si è saputo che consta di 8 articoli). L’assessore alle finanze Spagnuolo ha spiegato la scelta di apportare variazioni all’aliquota Irpef che per il 2014 sarà allo 0,7 per mille. Provvedimento necessario frutto di una attenta analisi della difficile situazione delle case comunali e conseguenza delle indicazioni della Corte dei Conti. Lo stesso Assessore ha ricordato che nel rimodulare l’Irpef è stata apportata una maggiorazione della franchigia da 7.500 euro a 15.000 euro per tutelare le fasce più deboli della popolazione (pensionati e famiglie monoreddito). Dopo le indicazioni fornite dalla Spagnuolo si è aperto un lungo dibattito prima della votazione in merito.
“Non si possono aumentare le tasse: ci sono vie alternative - ha esordito Montanile - la Corte dei conti prevede, ad es., anche il recupero dell’evasione. Se finora si è recuperato il 30 %, come recuperare 2 milioni di euro? Si poteva pensare seriamente ad una lotta agli sprechi. Infatti lo spreco esprime l’incapacità dell’amministrazione di realizzare il miglioramento della comunità.L’aumento dell’Irpef colpisce sempre i soliti noti (impiegati e pensionati), ma non si è tenuto conto del potere d’acquisto. Finora D’Avanzo non ha allestito nessun bando per la vendita dei beni comunali e 1200 € al mese per cedere la Casina del principe sono pochi. Che fine fanno i soldi se ci sono ancora buche e discariche a cielo aperto? Edifici scolastici insicuri, primato dei suicidi… il fine dell’azione governativa deve essere il bene comune che, però, è stato smarrito”.
“Pre-dissesto degli enti locali? Un’opportunità di stabilizzare i propri conti si legge su google - ha ragionato dalla maggioranza Tornatore – con il pre-dissesto si è sottoposti al controllo costante della Corte dei conti, che potrebbe portare facilmente al dissesto. La verità va detta: chi sposa la tesi del pre-dissesto è un irresponsabile perché ci consegnerebbe nelle mani di un nuovo commissario. L’amministrazione Foti ha messo in campo ogni sforzo per preservarci dal dissesto”.
Se Preziosi ritiene che la terra si può spostare per coprire un buco ma essa prima o poi finirà (metafora per dire che le difficoltà finanziarie si possono gestire diversamente come ad Orvieto), Ambrosone ha incalzato: “quando una cosa complessa ti sembra facile vuol dire che non l’hai capita. Vogliamo continuare a trincerarci nella logica della divisione? Anche se si innalzano le tasse esse non sono sufficienti. Se non c’è il dirigente al patrimonio l’assessore D’avanzo è in difficoltà: così si certifica la nostra impotenza e allora andiamo tutti a casa. Il momento che viviamo è straordinario, perciò bisogna rispondere in modo straordinario. Facciamo insieme passi in avanti: quel poco che abbiamo lo dobbiamo qualificare dando un senso all’azione amministrativa se no ci limitiamo a gestire l’agonia. Non posso votare questa delibera perché non è seguite ad azioni indirizzate al risanamento. Lo spazio della politica sta nel fare le cose seguendo le norme, avendo a riferimento una storia di centro sinistra che ci fa parlare di una politica solidale, inclusiva, partecipativa”.
Poi è stata la volta del capogruppo Grella: “i numeri hanno sempre una filosofia e teoria economica. La situazione finanziaria non è florida per tutti i Comuni: taglio del 40% delle rimesse. La Corte dei Conti ci chiede interventi immediati, credibili e certi. E’ stata una nostra scelta politica quella di non aumentare scuola bus, tariffe per l’asilo nido e per le mense. Vogliamo iscriverci all’ANCI per capire quali cespiti sono cedibili e quali cartolarizzabili. Abbiamo una massa di debiti furi bilancio che per risparmiare abbiamo rateizzato. Restiamo pronti ad accogliere qualsiasi suggerimento”. Poi Iannaccone ha aggiunto: “tutti abbiamo a cuore il bene dei nostri cittadini e siamo chiamati responsabilmente a trovare soluzioni. Non capisco perché l’opposizione non condivide l’aumento della soglia della franchigia, una scelta che non ha toccato le fasce sociali con reddito più basso. Dovendo evitare il baratro della dichiarazione del dissesto dovevamo ricorrere alle contromisure. Il dissesto, poi, può anche esserci imposto dalla Corte dei conti se le misure applicate dal Comune non sono adeguate. La crisi economica morde anche la nostra città, ma ospiti che vengono da fuori a volte sono meno severi di noi sul giudizio della nostra condizione. Cosa può fare ciascuno di noi per migliorare le cose? Oggi possiamo essere austeri e fare delle cose, domani potremmo fare altre cose. Ciò che può garantire il mio gruppo è il confronto e la lealtà: le scelte che fa oggi l’amministrazione sono le uniche che può fare in questa condizione difficile per allontanare lo spettro del dissesto”.
In seguito Bilotta ha ammesso: “l’aumento delle tasse era necessario, però non è la soluzione definitiva perché i conti vengono riequilibrati nel breve periodo ma non si espandono le casse comunali. Avellino, come la maggior parte dei Comuni, subisce scelte calate dall’alto nel sistema Paese. Perciò valorizziamo i beni patrimoniali comunali. Il problema è nel metodo: causa-effetto non serve a risolvere un problema complesso. Non cambiare assessori, ma idee. Il tutto è maggiore delle parti: il problema finanziario riguarda tutti gli assessorati che devono trovare soluzioni sinergiche al bene del Comune. Chiedo di attuare l’art. 26 del decreto Sblocca Italia che aiuta i Comuni”.
Intervenendo, Giacobbe ha sostenuto che la verità sta nel mezzo delle cose: “i cittadini vogliono sapere quanto pagano e quali servizi hanno in cambio (non vogliono sentir parlare politichese). Né dissesto né pre-dissesto perché si alzerebbero di più le aliquote. Non facciamo, però, la politica degli annunci altrimenti non riusciamo a far capire ai cittadini cosa vogliamo fare dei soldi delle tasse. La minoranza va sempre ascoltata per prendere le decisioni insieme. Spero che queste tassazioni daranno servizi ai cittadini”.
Giancarlo Giordano ritiene che la iattura peggiore per le città sia quella di avere amministratori mediocri ed incapaci, ed ha affermato: “sono certo che non tutti i consiglieri della maggioranza voteranno queste delibere e ciò non deve diventare elemento di crisi amministrativa. C’è un gioco a minimizzare che grava sulle condizioni già tese delle famiglie. Io (se fossi stato sindaco) avrei fatto prima e meglio: appena eletto avrei spiegato che questi sacrifici servivano per il bene dei cittadini. Avrei parlato subito con chiarezza, investendo su un futuro prima di sacrifici e poi di successi insieme: la fiducia così si crea. Ora, però, la questione di Assoservizi è molto discutibile e insieme dobbiamo decidere. I giardinetti pubblici, poi, vanno resi puliti per tutti i bambini, anche in periferia dove non si sta governando. In quest’aula dissi che Foti non doveva candidarsi all’Ato, ma alla Provincia perché gli spetta. Tuttavia la qualità della sua collocazione lo qualificherà. Perciò la fiducia è a tempo perché in riferimento alle prove che di volta in volta si presentano”.
L’ex vice capogruppo Pd Franco Russo (oggi sostituito da Marietta Giordano), con voce pacata, ha constatato: “abbiamo perso tanto tempo, ci sono stati Consigli molto movimentati. I debiti fanno impressione: vengono da lontano, sono tantissimi e vanno affrontati operando in modo coraggioso. Vorremmo gravare il meno possibile sui cittadini, ma dobbiamo superare questo momento buio una volta per tutte. Ai cittadini chiediamo molta pazienza, ma non possiamo fare diversamente per erogare i servizi comunali. Con il dissesto aumentano, invece, le tasse per 10 anni anche per le fasce più deboli. Quindicimila euro di reddito imponibile significa centrosinistra. Il dissesto limiterebbe anche nell’utilizzo di fondi europei”.
E Cicalese ha risposto: “non scagliamoci tutti contro la Spagnuolo perché è una macchina guidata da tanti nel sistema. Il dissesto non lo vuole nessuno, ma in più di un anno quali provvedimenti concreti abbiamo fornito ai cittadini? Si chiariscano i grossi problemi di malumore nella maggioranza, situazione della quale non godo. Oggi abbiamo perso un’altra giornata della nostra vita anche professionale perché non c’è nulla di nuovo se non una tassazione. Metterò d’ora in poi i puntini sulle i (ho le registrazioni delle vostre dichiarazioni)”. Battista, invece, ha espresso voto contrario perché più aumentano le tasse più aumenta la crisi, ma soprattutto per come si è arrivati a risolvere i problemi finanziari della città senza ridurre prima la spesa. Preziosi, infine, ha riletto alla Spagnuolo verbali di Consigli comunali passati in cui si parlava della vendita dei beni immobiliari, del non aumento delle tasse, del Mercatone su cui l’assessore si sentiva tranquilla: “la Spagnuolo si è fatta fregare perché le hanno dato un assessorato che da 10 anni produce solo danni. Andavano convocate le Associazioni dei consumatori. Oggi si sta ammazzando il ceto medio e le tasse portano alla deflazione. Ho chiesto alla Spagnuolo di dimettersi per il bene della città, ma non per colpa sua. Perché i consiglieri comunali professionisti non rinunciano alle indennità? A quattro grane c’erano delle pantegane! Occorre, allora, un linguaggio di verità dell’ultimo decennio sui fondi e sulla prospettiva comunitaria. Che sviluppo possiamo dare? Con il predissesto ci sono dei vantaggi. Non l’ha creata questa Giunta tale situazione, ma ha il dovere di rimettere la politica al centro. Ad Alessandria così hanno fatto, fregandosene della propria storica parte politica. Si dicano le cose come stanno: non si stava meglio con Galasso”.
L’aumento dell’aliquota Irpef è stata approva con 18 voti favorevoli e 8 contrari e, all’ordine del giorno, c’era anche la determinazione delle aliquote TASI (tassa servizi indivisibili) con l’approvazione del relativo Regolamento per l’anno 2014, passata con stessa votazione. Dunque, pur restando invariata l’Imu, la Tasi passa dall’1,1 al 2,5 per mille per offrire i seguenti servizi comunali: tutela del verde, ambiente/territorio, protezione civile, illuminazione, servizi sociali, manutenzione urbana, vigilanza stradale.