“Luppolo e Farina”, l’appoggio del Ministero: “L’agricoltura priorità del Governo”

luppolo farina paris de angelis ministero agricoltura martinangeloAvellino - Continua l’evento gastronomico che ha come scenario il comune di Avellino. “Luppolo e Farina” sta per aprire i battenti: giovedì 4 settembre fino al 7 settembre, a piazza Kennedy, la pizza e la birra saranno protagoniste di un evento che non ha precedenti.

Dopo l’incontro avuto lo scorso giovedì 28 agosto dal tema “Birra & Salute”, questo pomeriggio presso il Circolo della Stampa di Avellino si è tenuto il secondo incontro dal titolo “Le eccellenze irpine per lo sviluppo delle aree interne”. Presenti all’incontro l’on. Giancarlo Giordano, l’on. Valentina Paris, l’on. Massimo Florio, vice presidente Commissione Agricoltura della Camera, il dott. Giulio De Angelis, Presidente ConfCommercio e il sindaco di Avellino Paolo Foti. Il convegno è stata un’importante occasione per discutere non solo sui prodotti locali ma anche sui temi che collegano questi allo sviluppo territoriale e all’alta percentuale di disoccupazione della nostra provincia.

A prendere la parola il sindaco di Avellino Paolo Foti: “L’iniziativa di Luppolo e Farina dà inizio ad un percorso di grande spinta alla valorizzazione del nostro territorio, poco valorizzato in passato. E proprio su questo – ha proseguito – voglio soffermarmi rivolgendomi ai deputati presenti: il nostro territorio rischia a causa delle trivellazioni. Le nostre eccellenze corrono il grosso pericolo di perdere il proprio valore di mercato se il petrolio sporcasse la nostra terra. Mi auguro si inizi quanto prima – ha concluso – a sostenere la politica dell’io e si abbandonasse quella del voi”.

Su questa scia è intervenuto l’on. Giancarlo Giordano: “L’ambiente, purtroppo, in periodo di crisi viene messo da parte. Quando i fondi scarseggiano è difficile che si badi alla tutela e alla valorizzazione del territorio attraverso politiche di investimento. L’Irpinia è chiusa in comunità rinsecchite da un punto di vista civico: le istituzioni dovrebbero contribuire alla sensibilizzazione della collettività, è necessario unire le forze così da evitare che le nostre eccellenze – ha concluso Giordano – perdano il loro valore”.

Il Ministero delle Politiche Agricole è aperto alla nascita di una rete di imprenditoria agricola”, così ha esordito Corrado Martinangelo del Ministero delle Politiche Agricole. “E’ la prima volta che in un programma di governo – ha aggiunto – l’agricoltura viene considerata una priorità. Lo scopo è la valorizzazione e la promozione del territorio e dei suoi prodotti. Il Made in Italy è soprattutto il Sud Italia: è indispensabile che le aree dell’avellinese, del beneventano e del casertano, grandi produttrici di prodotti alimentari di qualità, si uniscano e creino un grande marchio del Sud da esportare in tutto il mondo. Inoltre – ha concluso Martinangelo – ha tutta l’intenzione di favorire la nascita di nuove aziende agevolando in particolare i giovani che avranno un mutuo a tasso agevolato e una semplificazione della burocrazia. Lo stesso per le aziende già esistenti: la burocratizzazione è di sostegno al controllo della produzione ma non deve costringere le imprese a distogliere lo sguardo dal mercato a causa delle carte da compilare e consegnare”.

Tra i relatori l’on. Massimo Fiorio, vice presidente Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati: “Questa è una possibilità per l’agricoltura del territorio; abbiamo come obbiettivo rendere anche il territorio avellinese insieme ad altri produttore di eccellenze in grado di assumere valore a livello nazionale e non solo. Il problema attuale è il portale di rete: molte aziende italiane – ha aggiunto Fiorio – manca delle conoscenze e degli strumenti atti ad affacciarsi su questa piattaforma di mercato. Qualcuno credeva che l’agricoltura stia diventando sempre più marginale, è ora di ricredersi. Il nostro è un agro alimentare di qualità, è nostro dovere mantenere le aziende in piedi, soprattutto quelle piccole e a conduzione familiare. Sono necessari presidi di tutela anche idrogeologici, per questo è necessario garantire finanziamenti che arrivino per tempo, una programmazione adeguata e far sì che tutto funzioni compatibilmente con una produzione di un certo tipo. In merito agli aiuti finanziari – ha concluso -, con il decreto “Campo libero” siamo andati a sostegno di quelle aziende che lavorano nell’internazionalizzazione”.

Al tavolo del convegno anche Giulio De Angelis, Presidente ConfCommercio: “La Confcommercio ha patrocinato questo evento perché riteniamo valorizzare un’area che merita attenzione ai fini di sostenere il commercio cittadino e locale. L’evento attrarrà un flusso di gente che potrà alleviare le sofferenze dei commercianti che negli anni non hanno avuto l’occasione giusta per esporre i propri prodotti su un palcoscenico più ampio della città stessa”. In merito alla situazione della città di Avellino e della provincia De Angelis ha aggiunto: “Avellino ha un problema di infrastrutture da completare quanto prima; è necessario, inoltre, reinserirla nella Regione con dei collegamenti anche ferroviari portando, così, un afflusso maggiore di gente pronte a spendere nella città e nell’Irpinia tutta. Se ci fossero maggiori collegamenti, ad esempio, con l’Università degli Studi di Salerno potremmo sfruttare anche la residenzialità, attraendo gli studenti e migliorando conseguenzialmente l’economia della città. Infine – ha concluso -, il territorio di Avellino potrebbe ospitare degli showroom che sponsorizzano i prodotti tipici irpini, rendendola una città-vetrina”.

A dare il suo contributo all’evento anche l’on. Valentina Paris, la quale ha esordito ringraziando l’associazione Verde Irpinia: “Acqua, aria e terra: tre ricchezze dell’Irpinia di cui l’area non è detentrice. Le risorse idriche come l’energia eolica non sempre sono un beneficio per i cittadini irpini ma, allo stesso tempo, occupano un suolo che potrebbe essere coltivato. Allo stesso tempo si decide, però, che sia necessario scavare per verificare ci sia o meno petrolio: non abbiamo – ha aggiunto – la possibilità di gestire le sorti del nostro territorio ma chi governa e amministra ha il potere di offrire delle alternative. Cerchiamo, dunque, di utilizzare risorse rinnovabili, di cui la nostra terra è dotata, per evitare le trivellazioni. Mi auguro che i prossimi amministratori della provincia – ha proseguito – siano propositivi per difendere l’Irpinia e abbandonino le loro possibili simpatie e antipatie. È necessario intervenga la politica a difesa del territorio e dei cittadini. Siamo ancora in potere di evitare che le trivellazioni vengano effettuate, dobbiamo pensare che il guadagno del nostro paese non va solo attraverso il petrolio ma – ha concluso Paris – ipotizzando che il progresso e l’economia non vivono solo nelle grandi metropoli. Diamo voce alle aree rurali perché lì c’è un potenziale, dobbiamo scommetterci”.