Nusco – Progetto Aree Interne, Caldoro: “100 milioni da investire in due anni”

caldoro de mita 1Nusco - L’Alta Irpinia protagonista del programma nazionale per le Aree Interne in quanto scelta come area pilota per questo progetto sperimentale. Di questo si è parlato nel pomeriggio di oggi presso la Biblioteca Comunale di Nusco dove i sindaci dell’Alta Irpinia hanno incontrato il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.

A fare gli onori di casa il presidente Ciriaco De Mita, sindaco di Nusco affiancato al tavolo dall’on. Giuseppe De Mita con il quale ha ringraziato il Presidente Caldoro e tutti i sindaci presenti all’incontro: “Credo fermamente nel potere della storia in quanto prosecuzione del pensiero; il mio obbiettivo è contribuire attivamente al miglioramento del mio territorio, per questo ho scelto di propormi come sindaco e colgo l’occasione per smentire le voci secondo cui avrei intenzione di candidarmi per le prossime provinciali e regionali. Ciò che mi interesse – ha aggiunto il Presidente De Mita – è essere il sindaco della mia città e impegnarmi per trovare la soluzione ai suoi problemi”. In merito al tema dell’incontro, il progetto pilota per le aree interne e ai fondi di coesione previsti, il sindaco di Nusco ha aggiunto: “I sindaci sono il riferimento istituzionale in quanto portavoce dei problemi della collettività. Pertanto, è fondamentale che le comunità locali, piuttosto che essere aggregate, siano preservate e che i sindaci lavorino affinché le istituzioni le tutelino”.

Presenti i sindaci irpini dei comuni coinvolti nel progetto pilota; alcuni di loro sono intervenuti approfittando della presenza del Presidente Caldoro per evidenziare le problematiche dei rispettivi comuni. Molti di loro hanno dichiaratamente sostenuto l’importanza delle risorse naturali, turistiche e culturali del nostro territorio. Ancor più importante, i sindaci hanno portato l’attenzione sul problema della disoccupazione giovanile che attanaglia la provincia irpina, le mancanze di cui è vittima sia la scuola e che la sanità pubblica, servizi che richiedono interventi di massima urgenza. Non sono mancate, infine, polemiche relative alla giunta Caldoro: “Chiediamo al Presidente di fare chiarezza, di sciogliere tutti i dubbi così da poter aiutare al meglio la nostra provincia”, queste le parole del sindaco di Montella Ferruccio Capone il quale ha ottenuto, con queste parole, il sostegno di molti dei presenti.

Altre polemiche hanno colpito il Presidente Caldoro: ad accoglierlo una manifestazione di protesta che, all’urlo di “Vergogna!”, lo ha accusato di aver rovinato la provincia e di non aver fatto nulla per debellare il pericolo delle trivellazioni. La provocazione ha avuto risposta nel corso dell’intervento del Presidente: “Le comunità locali sono protagoniste delle proprie scelte. Se la collettività non vorrà che ciò accada – ha spiegato Caldoro – sono certo che nulla potrà permettere il contrario. La Regione non ha potere di intervento su questa faccenda, ciò che posso fare è suggerire alla comunità locale, in particolare ai sindaci, di stilare un modello di sviluppo in cui vengono specificate le volontà dei vari comuni. La Regione – ha concluso – vuole sapere con chiarezza di cosa la popolazione irpina ha bisogno”.

In merito al progetto pilota, il Presidente ha sottolineato la sua importanza: “L’Alta Irpinia è stata scelta perché caratterizzata da una comunità sufficientemente matura per affrontare questo programma. In questa sede – ha proseguito Caldoro – intendo parlare di numeri: è previsto per tale progetto lo stanziamento di ben 100 milioni di euro che saranno investiti nello sviluppo e miglioramento dei servizi dei cittadini come la scuola e la sanità. Tale somma è previsto venga investita nei prossimi due anni: molti progetti potranno prender vita in breve tempo ma non è da escludere – ha aggiunto- che quelli per cui è necessario n investimento superiore ai 5 milioni di euro andranno oltre il 2015”.

Caldoro ha poi aggiunto: “L’Alta Irpinia ha ottenuto una cifra mai vista negli ultimi 25 anni grazie a questo progetto. Abbiamo, insieme ai sindaci, lottato affinché questa diventasse area pilota, prototipo in Italia, offrendole grandi opportunità non solo in tema di risorse ma anche di un modo nuovo di fare politica e di governare il territorio. È stato un lavoro collegiale – ha proseguito – che ha visto le amministrazioni comunali e la giunta regionale lavorare fianco a fianco ed è giusto che oggi ci ritroviamo qui per raccontarlo”.

Non sono mancati riferimenti alla sanità pubblica locale:“E’ in programma una riorganizzazione della rete ospedaliera. Faremo in modo, nonostante si abbia a disposizione meno personale e meno fondi, di offrire un servizio sanitario buono per tutti i cittadini”. Il Presidente Caldoro ha concluso il proprio intervento specificando come i finanziamenti dell’Unione Europea verranno investiti nella Regione:“La riduzione di risorse per il Sud non è accettabile: cosa diversa è la sfida che ci propone il Governo, ossia di prevedere più programmi pur tenendo le stesse risorse velocizzando così gli investimenti dei fondi europei messi a nostra disposizione”.

In vista delle prossime elezioni regionali, Caldoro non si è sottratto a qualche osservazione in merito: “I cittadini sono interessati ad una politica atta alla risoluzione dei problemi e non vincolata da rigidi schieramenti. È necessario – ha concluso il Presidente Caldoro – parlare in maniera chiara agli elettori e non nascondersi dietro a posizioni rigide degli schieramenti: chi lo fa ha la testa rivolta al passato. Sulla base di questo giudicate, dunque, quanto fatto finora: molte regioni sono crollate e non hanno retto alla crisi. La Campania, a discapito delle previsioni, è rimasta in piedi e ha anche riconquistato terreno”.