“A Chiena” contro il biocidio della Valle del Sabato: “Vogliamo la pulizia delle coscienze”

pro ambiente d'ambrosio nicastroAvellino - Chi grida gran dolore sente: la Valle del Sabato chiede il rispetto della vita”. Così le associazioni unite per la manifestazione “Diciamo stop al biocidio nella Valle del Sabato” hanno esordito questa mattina presso il Bar Tiffany di Avellino per presentare la manifestazione che si terrà venerdì 29 agosto dalle ore 17 presso la Chiesa di San Gerardo a Pianodardine e si concluderà ad Arcella di Montefredane.

Montefredane ci ha negato la piazza nonostante avessimo fatto tutto in regola, non ci sono parole per commentare”, così esordisce Antonio D’Ambrosio, Presidente dell’associazione “Briganti dell’Irpinia, “la nostra manifestazione è stata ‘parcheggiata’ in un parcheggio: questa è la considerazione che si ha per i problemi della gente. Nonostante ciò abbiamo ottenuto il sostegno di altri sindaci e dei parroci; ci chiediamo se anche il sindaco di Montefredane presenzierà alla nostra manifestazione”. La mobilitazione si chiamerà “A Chiena”: “Lo straripamento del fiume puliva e concimava il terreno – ha spiegato D’Ambrosio -, vorremmo la nostra mobilitazione servisse a ripulire le coscienze e a far sì che, come gli affluenti alimentano i corsi d’acqua, così le opinioni alimenteranno la nostra iniziativa”. Il Presidente di Briganti dell’Irpinia ha concluso annunciando che concluderà la manifestazione con la richiesta ufficiale di dimissioni di qualcuno di cui non ha anticipato il nome.

Grande attesa, dunque, per questa mobilitazione a cui parteciperà anche l’Associazione Diritti del Cittadino; la Presidente Rita Nicastro è intervenuta alla presentazione rivendicando il diritto alla salute: “Non abbiamo mai chiesto al chiusura delle aziende fonti di inquinamento, vorremmo semplicemente rispettassero l’ambiente evitando di rovinare un territorio già di per sé martoriato. A subirne i danni – ha aggiunto Nicastro – non è solo la Valle del Sabato ma tutta l’Irpinia in quanto a pagarne lo scotto sono anche le falde acquifere, costantemente invase dagli scarichi tossici di queste fabbriche. I prodotti tipici su cui l’economia irpina si basa rischiano di essere gravemente danneggiati, la lotta deve coinvolgere tutti non solo i residenti della Valle”.

Presente anche Quintinio Spella di SOS Pianodardine Terra di Nessuno, il quale ha aggiunto a quanto detto: “Le attività presenti sul territorio devono sì restare ma nel rispetto dell’ambiente; la colpa non è soltanto di chi produce inquinamento ma anche di chi non assolve al suo compito, il controllo del rispetto dell’ambiente. Insomma – ha concluso -, da ‘predoni’ siamo stati depredati dal nostro territorio. Vorremmo capire se le istituzioni hanno capito quanto sta accadendo, attendiamo le loro proposte di intervento sul territorio”.

Confronto acceso tra i rappresentanti delle associazioni, unite dal nobile obbiettivo di sostenere il diritto alla salute dei cittadini della Valle del Sabato; a concludere l’incontro l’intervento di Anna Candelmo di Lotta per la Vita: “La regione Campania non ha finanziato la bonifica del territorio concernente l’Isochimica ma ci ha collassato con un problema ancor più grande: l’assenza di nostri rappresentanti in Regione. É necessario mettere la politica davanti alle sue responsabilità e sensibilizzarla al nostro problema che richiede attenzione e interventi concreti. Non possiamo più permettere – ha concluso – che i nostri figli vivano in un territorio insano e siano costretti, anche controvoglia, ad abbandonarlo”.