Il Colonnello Merone saluta l’Irpinia: “Ritorno nella mia terra, non posso sbagliare”

colonnello merone carabineriAvellino - Sono tornato nella mia terra d’origine, non posso sbagliare”, così ha esordito questa mattina, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, il Colonnello Francesco Merone presentandosi alla stampa.

Originario di Venticano, già al comando operativo di Avellino tra il 2004 d il 2007 e con alle spalle l’ultima esperienza avuta nella città di Salerno, Merone ha salutato l’Irpinia con grande emozione: “La mia esperienza pregressa mi ha consentito di conoscere  il territorio irpino ma già in queste ore sto aggiornandomi sulla situazione della criminalità locale. Il mio operato si baserà su un principio fondamentale, ossia la coltivazione dei rapporti umani. La sincerità e il rispetto reciproco sono alla base di un buon lavoro”.

Il Colonnello Merone non ha mancato di ringraziare e salutare il suo predecessore, il Colonnello Adinolfi, promettendo di seguire le sue orme: “Così come già fatto in precedenza dal Comando, continuerà a ricercare la collaborazione della gente e ad accogliere qualsiasi loro richiesta al fine di contrastare al meglio la criminalità della provincia. Ho già avuto modo di incontrare, seppure per breve tempo, il Procuratore Cantelmo e a breve avrò il piacere di incontrare il Questore e il Commissario Provinciale della Guardia di Finanza con i quali, sono certo, ci saranno possibilità di collaborazione”.

Non sono mancati riferimenti alla criminalità locale, in particolare al fenomeno dell’usura: “E’ un male che attanaglia non solo i cittadini irpini ma tutta la nazione; in un momento di crisi economica come questo il fenomeno dell’usura trova terreno fertile e per noi è difficile stanarlo visto la sua capacità di svilupparsi di nascosto. Per questo – ha aggiunto il Colonnello – contiamo molto sui cittadini della provincia che attraverso le loro segnalazioni potranno darci gli elementi utili alla lotto contro questo crimine”.

Merone ha poi concluso: “Pur avendo lavorato nel salernitano, ho avuto modo di osservare quanto fatto nella provincia avellinese anche grazie alle collaborazioni con i colleghi di Solofra e di Montella in merito, soprattutto, a furti di rame ai danni di aziende e allo spaccio di stupefacenti. Mi auguro si prosegua nello svolgimento di un buon lavoro e che, soprattutto – ha concluso – i cittadini non dimentichino che in quanto Carabinieri la nostra ragione di vita è la tutela della gente, con cui ci auguriamo di avere la massima collaborazione”.