Trappole per cattura selvaggia – L’intervento delle guardie ambientali
Ancora un altro intervento ben riuscito per la GADIT (Guardie Ambientali d’Italia) sezione provinciale di Avellino.Nell’ambito delle attività di controllo del territorio,su segnalazione , hanno rinvenuto una rudimentale trappola per la cattura della selvaggina di media taglia. La stessa era collocata abusivamente in un sotto bosco nella zona tra Summonte ed Ospedaletto D’Alpinolo .
La trappola si mimetizzava bene tra la boscaglia per eludere i controlli , ed era stata predisposta per la cattura abusiva di animali selvatici di media taglia. I volontaria della Gadit hanno provveduto a disarmarla e renderla innocua .
I costruttori di questa rudimentale trappola, si sono resi protagonisti di una condotta criminale in barba alla legge sulla caccia; in periodo peraltro di chiusura delle attività venatorie. Infatti, si ricorda che In Italia la caccia è regolamentata principalmente dalla legge dell’11 febbraio 1992 n. 157 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio”, più semplicemente nota come “157”. A questi obblighi e divieti, corrisponde un sistema sanzionatorio, individuato dagli articoli 30 e 31. L’articolo 30 prevede le sanzioni penali per quei comportamenti che sono ritenuti particolarmente gravi, come ad esempio la caccia in aree protette, l’abbattimento di specie protette e particolarmente protette e l’utilizzo di mezzi non consentiti.
Le Guardie Ambientali D’Italia saranno continuamente impegnate nei controlli preventivi e repressivi in danno alla fauna locale e del territorio provinciale in generale.