Avellino – Tutto pronto per “Mane e Mane”
Avellino – “Lasciati guidare dall’amore primordiale“. Questo il messaggio lanciato stamane nel corso della presentazione di “Mane e Mane”, la kermesse giunta, quest’anno, alla sua quinta edizione, che si terrà a partire da venerdì prossimo, 22 agosto presso il campo coni e per tre giorni alternerà momenti di riflessione, con la tavola rotonda dal tema “Una vita vissuta a pieno”, a momenti di convivialità con laboratori, workshop e i due attesi concerti di Ghemon e dei Bandabardò.
“L’intero ricavato della manifestazione – spiega Antonella Guerriero di Mane e Mane - verrà consegnato a TotaLife per consentire la realizzazione di un plesso ospedaliero in Kenja. Lo schema della manifestazione è lo stesso degli anni passati ma con una novità che vede l’ingresso di nuove associazioni che provengono oltre i confini della nostra provincia come la cooperativa sociale di scampia, solo per citare qualche nome. Il nostro obiettivo – continua - è quello di creare una rete tra le associazioni, necessaria per dare vita a progetti e ad una nuova forza. Noi siamo convinti che la città ha bisogno di questo”.
Ed è proprio sulla necessità di creare una rete tra le varie associazioni per creare qualcosa di buono e che dia frutto il filo conduttore del messaggio lasciato da Padre Alex Zanotelli “Ritengo fondamentale quest’impegno di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle profonde ingiustizie che regnano nel mondo – sottolinea – Dobbiamo imparare a condividere più equamente i beni che il Signore ci ha donato. Scuotiamoci dal torpore, diamoci da fare e riacquistiamo la speranza”.
“Ciò che sta accadendo con Mane e Mane – evidenzia Marco Cillo di Libera - è qualcosa di straordinario. Quarantacinque associazioni che mettono da parte le proprie etichette e decidono di unirsi per camminare verso un intento comune ci consente di creare un unico grande cortile dove non esistono distinzioni ma voglia di far bene”.
“E’ importante mettere in rete le associazioni – dichiara Roberto Godas di TotaLife – e ne sono sempre più convinto di questa cosa specialmente dopo aver visto, in questo anno e mezzo di lavoro in Kenja, le difficoltà che si sono susseguite per realizzare quello che ci siamo proposti. E’ necessario ed indispensabile godere di una rete di associazioni, di poterci trovare e mettere a fattor comune esperienze ed obiettivi da realizzare. Abbiamo purtroppo verificato che la difficoltà di realizzare gli obiettivi prefissati è data da lati talmente poco onorevoli che realtà molto belle ed importanti che valgono la pena di essere coltivati si trasformano in beghe speculative. Ma ciò non ci ferma continueremo a portare avanti il nostro progetto per la creazione di un piccolo centro diagnostico e da ottobre, insieme ad altre associazioni, metteremo in piedi una campagna di sensibilizzazione e di intervento per debellare la patologia della tungiasi con il solo utilizzo di una pianta che può guarire l’infezione. Non serve realizzare e consegnare – conclude – bensì serve che il progetto parta e quindi il nostro impegno non si limita a dare ma a far sì che ciò che è stato dato funzioni e mettere in condizione, una volta fatte partire, che queste realtà possano essere gestite al meglio”.
“Pensare che solo cinque anni fa una semplice idea di realizzare un torneo di beneficenza sia diventato quello che è oggi Mane e Mane mi rende orgoglioso – afferma Elia De Simone dei Lions Club “.
“Non potevamo non rispondere e restare indifferenti alla chiamata di Mane e Mane – insiste Pasqualino Capoluongo del mercatino equosolidale – Il senso è quello di far conoscere le realtà associative con l’obiettivo fondamentale di realizzare una rete dove possano trovare spazio idee, esperienze, contributi uscendo dalla logica del proprio orticello. Ciò può essere un passo in avanti rappresentando una vera e propria svolta storica nella nostra città”.
“L’attività di queste associazioni va riconosciuta giorno per giorno – sostiene Pasquale Urciuoli, vicario dell’Inail – questa che Mane e Mane si appresta a vivere è solo la fase finale di un lavoro lungo tutto un anno. Speriamo che queste attività non siano lasciate solo ai volontari. Questi settori sono nevralgici”.
“E’ importante continuare su strade come queste – chiosa l’assessore alla cultura di Avellino, Nunzio Cignarella - Spesso, quando non vediamo subito i risultati, ci chiediamo: “chi ce lo fa fare” ma fin quando a questa domanda riusciamo a rispondere in maniera positiva dobbiamo andare avanti. Se si tiene duro e si trovano le ragioni per cui vale la pena andare avanti tutti quei granelli di bellezza raccolti nel corso del nostro cammino prima o poi la spiaggia sarà costruita con tutti questi granelli di bellezza che ognuno di noi cerca di portare”.