Convegno in onore di Giuseppe D’Errico lunedì 18 agosto
Avellino - L’Amministrazione comunale di Gesualdo, il Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, l’Associazione Logopea e l’Università della Terza Età presentano in anteprima il libro di autori vari in onore di Giuseppe D’Errico dal titolo Vita e opera di un “Operaio di sogni” Giuseppe D’Errico:uomo, docente, poeta, scrittore, critico letterario e d’arte (a cura di Giuseppe Iuliano, Teresa Romei, Paolo Saggese, Salvatore Salvatore, Armando Saveriano), lunedì18 agosto 2014 Sala Consiliare alle ore 17.00
Saluti
Domenico Forgione, Sindaco di Gesualdo
Rita Imbimbo, Presidente Università della Terza Età
Silvio Sallicandro, Editore
Modera
Paolo Saggese, Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud
Giuseppe Iuliano, Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud
Letture poetiche a cura di Armando Saveriano
Sono previsti interventi di Biagio Antonielli, Roberto Barbato, Aurelio Benevento, Alfonso Cuoppolo, Alessandro Di Napoli, Tullio Faia, Giuseppina Finno, Alessandro Iuorio, Luisa Martiniello, Alfonso Nannariello, Gerardo Pescatore, Nicola Prebenna, Teresa Romei, Salvatore Salvatore, Giovanni Sasso, Carlo Silvestri, Angelo Trunfio, Michele Zarrella, con letture di poesie di Raffaele Barbieri, Domenico Cipriano, Raffaele Della Fera, Paola De Lorenzo Ronca, Gabriele De Masi, Ugo Piscopo, Anna Maria Renna, Armando Saveriano.
Potranno intervenire tutti i presenti che lo riterranno opportuno. Gli stessi, inoltre, sono invitati a inviare quanto prima un saggio o una riflessione da inserire nella versione definitiva del libro.
Saranno presenti Rosanna Martino D’Errico, Giusi e Gerardino D’Errico.
Ecco una delle introduzioni al libro, della Presidente della Terza Età Rita Imbimbo
Rita Imbimbo*
Il Preside, il Professore, il Prof d’Errico o anche soltanto Peppino, come lo si sentiva chiamare dall’adorata moglie…tutto ciò che sappiamo è che qualsiasi fosse il modo di chiamarlo, Giuseppe d’Errico c’era.
Da oltre vent’anni, in Associazione semplicemente era e lo si aspettava per le lezioni di letteratura, per le numerose presentazioni di libri, per i suoi insostituibili interventi.
Non mancava occasione, più o meno formale, solenne o riservata, che il professore d’Errico non avesse un angolino tutto per sé, quello che mi piace definire lo speaker’s corner, questa volta non del londinese Central Park, ma di una cittadina che gli ha sempre riconosciuto il merito di essere l’Oratore.
Una realtà difficile e talvolta irriconoscente, costituita spesso da fazioni e pareri discordanti, di fronte alla professionalità, genialità e pertinenza del Professore, si ritrovava unita e concorde nel riconoscerne la naturale superiorità.
Come se il timbro della sua voce, quel “quasi sottovoce” ponesse l’uditore in una condizione di necessaria e maggiore attenzione, perché i suoi non erano mai interventi dettati dall’ovvietà, né dal prevedibile, quanto piuttosto dalla propria angolazione con cui osservava quello spettro di colori che più che tonalità rispecchiavano sfumature.
I suoi interventi erano ineguagliabili o semplicemente differenti, differenziati e differenziabili. Il suo ricordo sarà legato alla capacità di trasmettere un’eredità umana e letteraria rara e preziosa e la sua immagine sarà quella di una unicità irripetibile che rappresenterà elemento di orgoglio per la sua città.